Bonus bici, a Roma è boom di richieste e le biciclette sono già introvabili: “Finite ovunque”
Il bonus bici previsto nel decreto Rilancio consente di ricevere un rimborso del 60 per cento della spesa sostenuta per acquistare biciclette o monopattini. Il tetto massimo è di 500 euro. In pratica significa che, spendendo 700/800 euro per l'acquisto di un mezzo, si possono riavere indietro 500 euro circa. A Roma c'è stato un boom di richieste nei negozi specializzati, ma le biciclette sono già introvabili: "Si sta vendendo in quindici giorni quello che normalmente si vende in tre mese", spiegano i negozianti. Il problema è anche a monte: nelle aziende sono finite e molti ordini non possono essere evasi. "Vengono tante persone alla ricerca disperata di una bici disponibile perché ovviamente non ci sono. Stanno finendo le biciclette nelle aziende e sono finite qua nei negozi, soprattutto. Soprattutto quelle del budget 700/800 euro perché ovviamente la gente si fa qualche conto. In tutta Italia sono finite, sia biciclette da bambino che altri tipi di biciclette. Solo per quelle a pedalata assistita c'è qualcosa di pronto. A noi la fabbrica ha detto di sospendere gli ordini perché tanto non possono evaderli".
Come funzionerà il rimborso? Ancora non si sà
Un altro problema è che nessuno ancora sa come funzionerà il rimborso. In teoria bisognerà richiederlo, fattura alla mano, sul sito del Ministero dell'Ambiente, ma ancora non sono state definite e pubblicate le modalità. "Noi sappiamo quello che sanno tutte le persone, cioè quello che si legge sui giornali. Non si sa ancora come verrà erogato il bonus. Noi rilasciamo la fattura elettronica e poi ogni cittadino, immaginiamo, si dovrà collegare al sito del ministero dell'Ambiente per ricevere i soldi. Ci aspettavamo lavoro in più, ma non fino a questo punto", raccontano ancora i negozianti romani. Sul Corriere della Sera in edicola ieri, Enrico Marro ha evidenziato il rischio di un "gigantesco click day" per coloro che chiederanno il rimborso, con il risultato che molti potrebbero restare fuori dall'incentivo a causa dell'esaurimento dei fondi. Il decreto, infatti, ha stanziato solo 120 milioni e, quindi, 480mila acquisti circa.