Bioparco di Roma, nati quattro cuccioli di fennec, la volpe del deserto
Festa al Bioparco di Roma. Mamma Aisha e papà Biko, due esemplari adulti di fennec hanno ricevuto dalla cicogna quattro bellissimi cuccioli. I piccoli, affettivamente chiamati "folletti del deserto" sono nati circa due settimane fa all’interno di una tana scavata sotto terra, pesano circa 200 grammi e ancora non è possibile stabilirne il sesso. Sono buffissimi, con le orecchie già molto grandi e un musino adorabile. I genitori sono arrivati nella Capitale da Atene e dalla Repubblica Ceca grazie alll’Eaza, Associazione Europea Zoo e Acquari, di cui il Bioparco è membro e che per questa specie ha istituito uno un registro in cui sono inseriti tutti i dati degli esemplari fennec presenti negli zoo europei. L'obiettivo è per monitorare la popolazione presente in cattività in vista di futuri progetti di conservazione.
Cosa sono i Fennec
I fennec, chiamati anche "volpi del deserto" sono i canidi più piccoli al mondo e con le orecchie più grandi, di ben 10 centimetri in proporzione alle dimensioni corporee. Un esemplare adulto è lungo circa 60 centimetri e pesa 1 chilogrammo. Le orecchie costituiscono il 20% della superficie corporea e fungono da pannelli termoregolatori per disperdere il calore in eccesso. Il fennec vive nei deserti sabbiosi e nelle aree semi-desertiche dell’Africa settentrionale, dal Sahara Occidentale fino in Egitto. È un animale territoriale e monogamo, la coppia vive con la prole formando un nucleo familiare che di solito non supera i dieci individui. Onnivoro, si nutre principalmente di cavallette ma anche di altri insetti, lucertole e gechi, uccelli, uova, piccoli roditori, frutti e tuberi.
Perché proteggerlo
Una delle minacce per alcune popolazioni di fennec è la crescente attività antropica che ne sta comportando la drastica diminuzione. Nei mercati locali di alcuni Stati del Nord Africa, ad esempio, i giovani fennec vengono catturati per essere venduti illegalmente nei mercati come animali da compagnia esposti in balia dei turisti che scattano foto ricordo. Gli adulti inoltre, sono uccisi per la pelliccia, utilizzata essenzialmente dalle popolazioni locali.