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Bimba di 2 mesi muore dopo l’amputazione del braccio: la Procura apre un’inchiesta

La piccola Elisa aveva subito l’amputazione del braccio lo scorso 1° agosto. A indurre la necrosi che ha reso necessario l’intervento potrebbe essere stato l’errato posizionamento di un sondino nel braccio della piccola. La procura indaga sulle responsabilità dei medici del Bambin Gesù e del Policlinico Umberto I.
A cura di An. Mar.
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Non ce l'ha fatta la piccola Elisa la bambina albanese nata prematura due mesi fa, è morta domenica scorsa all'Ospedale Bambin Gesù di Roma. LA piccola aveva subito l'amputazione di un braccio ad inizio agosto. Ora la Procura della Repubblica della Capitale vuole vederci chiaro. L'ipotesi di accusa parla di un errore nel posizionamento della cannula da parte dei medici che hanno assistito la piccola nelle prime ore di vita. La piccola, nata prematura con il peso di soli 600 grammi, il 1° agosto aveva manifestato i segni di una necrosi. La situazione precipitò in poche ore e i medici decisero per l'amputazione del braccio.

La Procura ha ordinato due consulenze mediche specializzate i cui risultati arriveranno nel mese di novembre. La piccola era ricoverata all'ospedale Bambin Gesù ma subì l'intervento di amputazione del braccio al Policlinico Umberto I. Sul tavolo dei magistrati ci sono due fascicoli di indagine, uno sull'operato dei medici del Policlinico e l'altro su quello dei medici del Bambin Gesù. La piccola Elisa infatti potrebbe essere morta anche per cause non legate all'amputazione del braccio, su cui in ogni caso la procura, con il pm Attilio Pisani, vuole vederci chiaro.

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