Beau Solomon, lo studente americano trovato morto nel Tevere aveva sconfitto il cancro
Aveva sconfitto il cancro, ma il destino ha deciso di riservargli un altro ostacolo che questa volta non gli ha dato scampo. Beau Solomon, lo studente americano di 19 anni trovato morto nelle acque del Tevere, da bambino era riuscito a battere una rara forma di tumore. Aveva dovuto superare molte operazioni chirurgiche e un lungo ciclo di chemioterapia, ma alla fine era riuscito ad avere ragione del male. "Aveva superato tutto", ha spiegato il fratello Jake Solomon all'emittente statunitense "News 3". Sempre il fratello aveva descritto Beau come un "compagnone, una persona amata da tutti e la colla che tiene assieme la nostra famiglia". Parole pronunciate prima che il cadavere di Beau fosse recuperato nel Tevere – con una profonda ferita alla testa e la camicia sporca di sangue -, e che se possibile aggiungono ulteriore dolore alla tragedia che ha colpito questa famiglia originaria di Spring green, nel Wisconsin.
Beau si trovava a Roma per segurie un corso estivo della John Cabot University. Aveva appena finito il primo anno in Finanza all'Università del Wisconsin. Da grande avrebbe voluto occuparsi di politica. Media statunitensi riportano anche un altro aneddoto dell'infanzia di Beau: nel 2005 aveva posato insieme a Brett Favre, star del football americano, sport di cui Beau era appassionato tifoso e giocatore. Favre, quarterback dei Green Bay Packers, aveva coronato così il sogno di Beau donandogli un sorriso. Il papà del ragazzo – che all'epoca aveva 8 anni – aveva detto: "Si è sentito il bambino più fortunato del mondo".
Adesso la procura di Roma dovrà cercare di capire cosa è successo a questo ragazzo così amante della vita da averla difesa con la forza dal male che lo aveva colpito: si indaga per omicidio a carico di ignoti ma resta aperta anche l'ipotesi della rapina. Due testimoni riferiscono di aver visto qualcuno gettare un corpo nel Tevere la notte di giovedì 30 giugno, ultimo giorno in cui Beau è stato visto. Dopo, resta solo la traccia della sua carta di credito, che sarebbe stata usata da qualcuno.