‘Batman’ Franco Fiorito condannato a 2 anni: l’ex consigliere regionale sottrasse 1 milione di euro
Franco Fiorito, ‘er Batman di Anagni', ha sottratto circa un milione e trecentomila euro di fondi pubblici. Soldi ricevuti come rimborsi spese quando era capogruppo del Popolo della Libertà alla Regione Lazio, ma spesi per faccende personali: cene, automobili, viaggi, una vacanza per due in Sardegna, 29mila euro, la ristrutturazione della villa al Circeo, 19mila euro, solo per fare due esempi. Oggi la Corte di Cassazione lo ha condannato a due anni, 11 mesi e 15 giorni di reclusione per appropriazione indebita di fondi pubblici destinati alla politica tra il 2010 e il 2012. La pena è stata ridotta di quindici giorni rispetto alla sentenza di due anni decisa dalla Corte d'Appello di Roma un anno fa. Questo perché i giudici della Cassazione hanno annullato uno degli episodi contestati "perché il fatto non sussiste". In primo grado era stato condannato a tre anni.
Il ‘Lazio gate' e le dimissioni della Polverini
L'inchiesta su Fiorito portò alla luce un sistema di ‘spese pazze' che coinvolse anche altri consiglieri e per questo l'allora presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, eletta nel 2010 con il centrodestra, fu costretta a dimettersi. "Mi sono sentita tradita da un sistema all'interno del Consiglio che viene da molte legislature che pensava di farla franca anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo. Quello che accade oggi non inizia oggi. Questo sistema si è costruito negli anni. Bisognava capire prima che non era più il momento", dichiarò Polverini a Piazza Pulita.