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Barricate in fiamme a Casal Bruciato, protesta case popolari per termosifoni ancora rotti

Protesta dei residenti delle case popolari a Casal Bruciato contro i riscaldamenti ancora rotti, barricate in fiamme. Sono scesi in strada una cinquantina di residenti, esasperati dal mancato funzionamento dei termosifoni. Sul posto è giunto il Reparto mobile della polizia, alcuni cassonetti sono stati bruciati.
A cura di Natascia Grbic
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I termosifoni delle case popolari a Casal Bruciato non ne vogliono sapere di funzionare. Nonostante il ripetuto intervento dei tecnici Ater, della presidente di municipio Roberta Della Casa e le proteste dei residenti, i riscaldamenti sono ancora rotti. E, dato che il freddo è arrivato, la situazione è molto tesa. Dopo le proteste dei giorni scorsi, gli abitanti sono nuovamente scesi in strada, e stavolta hanno incendiato delle barricate. Da settimane i residenti convivono con il freddo e denunciano la fatiscenza delle abitazioni: una situazione scomoda per tutti, soprattutto per i bambini e gli anziani, più inclini ad ammalarsi e avere problemi di salute. Sui social è un continuo tam tam di scambio di informazioni su quali vie abbiano i riscaldamenti accesi e quali spenti. E il problema, risolto una volta, si ripresenta sistematicamente qualche ora dopo.

Casal Bruciato, la protesta nata già nelle scorse settimane

La protesta era già montata la scorsa settimana, quando decine di abitanti hanno bloccato il traffico per la mancata accensione dei sistemi di riscaldamento. Gli animi si sono calmati quando è arrivato un tecnico che ha risolto il problema, aggiustandoli. La soluzione è stata però temporanea, dato che già nei giorni successivi il problema si è ripresentato: diversi residenti hanno denunciato che i termosifoni hanno funzionato per una mezzora, e poi si sono spenti di nuovo. A tanti, non si sono mai accesi. Attualmente sono una cinquantina le persone in strada, che hanno dato alle fiamme alcuni cassonetti. Sul posto è giunto il Reparto mobile della Polizia.

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