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Piazza di Spagna, riapre la Barcaccia: l’acqua torna a sgorgare dalla fontana

Sconsolanti i risultati del sopralluogo alla Barcaccia, presa di mira ieri dai tifosi olandesi: “Un danno grave anche perché permanente, dal momento che quando un’opera come questa viene danneggiata non tornerà più come prima”. Il restauro dell’opera terminato appena qualche mese fa era costato 200mila euro.
A cura di Va.Re.
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"Dalla Barcaccia di piazza di Spagna torna a sgorgare l’acqua dopo che si sono completate le verifiche che hanno rilevato circa 110 scalfiture e danni irreparabili". Questo l'annuncio  su Facebook del sindaco di Roma, Ignazio Marino, che ha aggiunto: "Voglio ringraziare la squadra di restauratori della Sovrintendenza che ha ultimato le operazioni di ripulitura e di restauro in tempi record".

"Alle 17 la Barcaccia è stata ridata alla città. La Sovrintendenza capitolina sta ultimando, in tempi record, i lavori di ripulitura e di restauro dove possibile per permettere a tutti i cittadini e turisti di tornare ad ammirare uno dei suoi gioielli più importanti". Così l'assessore alla Cultura e al Turismo di Roma Giovanna Marinelli.  "La mappatura delle scheggiature appena terminata ha rilevato circa 110 scalfiture. Un danno permanente e non recuperabile che lascia una ferita indelebile. Voglio ringraziare tutti i restauratori e l'intera Sovrintendenza capitolina per il meticoloso e rapido lavoro di queste ore che permetterà di riaprire l'acqua all'interno della fontana", conclude l'assessore capitolino.

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"Non tornerà più come prima"

"Si tratta di un danno rilevante, oltre che di un oltraggio a un'opera d'arte straordinaria". A dichiararlo Annamaria Cerioni, responsabile del servizio restauri della Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dopo aver studiato gli esiti dei primi sopralluoghi di stamattina alla fontana del Bernini a piazza di Spagna, oggetto ieri degli atti sconsiderati di un gruppo di tifosi del Feyenoord che hanno lanciato palloni e bottiglie contro il monumento,  "Si tratta per lo più di scheggiature provocate da vetri, e poi c'è quel pezzo rotto – ha continuato Cerioni – Un danno grave anche perché permanente, dal momento che quando un'opera come questa viene danneggiata non tornerà più come prima".

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