Bambino annegato a Maccarese, l’autopsia non basta: ancora mistero sulla morte di Alessandro
L'autopsia non basta per accertare le cause della morte di Alessandro. Dagli esami non sono arrivati gli esisti sperati e così serviranno ulteriori analisi, i cui risultati arriveranno tra dieci o quindici giorni, per stabilire com'è morto il bambino di undici anni trovato annegato in un canale di Maccarese, Fiumicino. Dall'autopsia, effettuata oggi all'istituto di medicina legale dell'Università La Sapienza di Roma, sarebbe emersa solo una lieve ecchimosi, un'ematoma, sulla fronte del ragazzo. Nessun segno o ferita sul corpo.
Per ora, l'ipotesi del tragico incidente rimane la più accreditata per gli inquirenti. Anche se alcuni particolari ancora devono essere chiariti. Alessandro, come testimoniano i genitori e il nonno, aveva paura dell'acqua e secondo loro non sarebbe mai andato da solo verso il canale. "Qualcuno lo ha portato là. Non può essere andato da solo, in quella direzione non andava ma", ha dichiarato il nonno. Fino alle 14 e 30 di lunedì il bambino era a casa dei nonni, a circa 200 metri dal canale di irrigazione in cui è stato ritrovato. Il cadavere è stato ritrovato un'ora dopo, quando la nonna ha dato l'allarme dopo essersi accorta che il nipote si era allontanato dal cortile di casa. Un testimone, ha riportato Repubblica ieri, sostiene di aver visto Alessandro in compagnia di un uomo, forse uno dei vicini. Un ragazzo sostiene invece l'esatto contrario: il bambino era solo quando si è allontanato da casa dei nonni. Anche su queste due versioni stanno indagando gli inquirenti.