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Baby squillo pestata e stuprata dopo aver pubblicato un annuncio su un sito d’incontri

Una ragazza minorenne è stata picchiata e stuprata da alcuni uomini dopo aver pubblicato un annuncio per sesso su internet. L’adolescente ha raccontato di sentirsi sola e presa da una crisi esistenziale. Ma i responsabili della violenza non si sono fermati nemmeno quando lei ha detto che era minorenne e sotto psicofarmaci.
A cura di Alessia Rabbai
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Una ragazza di 16 anni è stata picchiata e stuprata dai suoi "clienti" incontrati dopo aver pubblicato un annuncio su internet. La giornalista Adelaide Pierucci, in un articolo pubblicato sul Messaggero ha raccontato la storia dell'adolescente di Roma Nord, finora rimasta inedita e che si inserisce nella vicenda delle baby squillo dei Parioli. Cat, uno dei tanti nickname che la giovane utilizzava sul web, la vigilia del giorno di San Valentino aveva deciso di attirare l'attenzione di uomini sconosciuti: "Diciannove anni. Roma Nord. Ragazza cerca uomo. Ho voglia. Contattatemi" aveva scritto su un sito perché "si sentiva sola". Ma di anni ne aveva 16 e le hanno risposto in tantissimi. La notte seguente all'accaduto, la ragazza ha raccontato tutto alla madre che l'ha portata al Sant'Andrea e al Bambin Gesù per alcune visite. La ragazza davanti agli uomini che hanno abusato di lei, si è spaventata ed è stata incapace di reagire: "Ho detto pure che ero minorenne, con problemi di instabilità emotiva e sotto psicofarmaci, ma non si sono fermati".

Picchiata e stuprata il giorno di San Valentino

La ragazza, ingenua data la tenera età, il giorno seguente, approfittando dell'assenza dei genitori, ha fatto entrare in casa due uomini durante la mattina, consumando il rapporto sessuale solo con uno, e nel pomeriggio ha preso appuntamento con un terzo uomo che, a sorpresa, si è presento con l'autista. I due l'hanno fatta salire in macchina, una Chrysler, l'hanno portata in un appartamento di via Cavour e ne hanno abusato. "Li ho conosciuti – racconta poi negli interrogatori protetti davanti al procuratore aggiunto Maria Monteleone – perché mi sentivo molto sola, un po' persa ed ero in crisi esistenziale, e quindi ho voluto cercare compagnia. E però alla fine non ho saputo gestire la situazione".

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