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Baby prostitute ai Parioli, arrestata la mamma di una delle ragazzine: “Sapeva tutto”

Baby prostitute dei Parioli: entra in carcere la madre di una delle ragazzine coinvolte. Per i giudici non solo era al corrente dell’attività della figlia, ma l’avrebbe favorita percependone una parte dei guadagni. Il caso nel 2013 quando venne alla luce il giro di prostituzione che vedeva protagoniste giovanissime e insospettabile ragazze e professionisti della capitale.
A cura di Va.Re.
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I carabinieri della Compagnia Montesacro hanno arrestato questa mattina la mamma di una delle minori coinvolte nel caso delle "baby squillo" dei Parioli, venuto alla luce nell'ottobre del 2013. La Cassazione infatti ha rigettato l'istanza della donna, condannata in via definitiva dalla Corte d'Appello di Roma con l'accusa di sfruttamento della prostituzione minorile. Quarantasei anni la donna era già entrata in carcere al termine dell'indagine che aveva scoperchiato la rete che aveva al centro le ragazzine, pagate per intrattenere rapporti sessuali con distinti e insospettabili clienti.

Da quanto accertato durante il processo che ha portato alla condanna a sei anni, la donna non solo era al corrente del fatto che la figlia si prostituisse, ma la favoriva intascando anche una parte dei profitti. La donna è stata trasferita nel carcere di Rebibbia. La sentenza er arrivata una settimana fa. Condannati anche il principale sfruttatore, Mirko Ieni, condannato a 9 anni, e il commercialista Riccardo Sbarra, che oltre che usufruire delle prestazioni delle minori, aveva provato ad organizzare incontri con altri professionisti e aveva il computer pieno di materiale pedopornografica. La donna si è difesa – in una versione dei fatti confermata anche dalla figlia – asserendo di essere a conoscenza dell'attività di spaccio ma non della prostituzione.

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