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“Baby” dal 30 novembre su Netflix la serie tv ispirata alle ragazze squillo dei Parioli

Partendo da un fatto realmente accaduto, quello ricordato come “il caso delle baby squillo dei Parioli a Roma”, Netflix dal 30 novembre metterà online la serie tv liberamente ispirata alle tristi vicende di sfruttamento della prostituzione. Soltanto l’ennesimo prodotto televisivo a sfondo sessuale o parlerà davvero dello squallore morale e sociale di Roma che consentì tutto ciò?
A cura di Cir. Pel.
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"Non sopportando più la famiglia e i compagni di scuola, due ragazze della Roma bene iniziano frequentazioni poco raccomandabili, conducendo una doppia vita". Così inizia il trailer di "Baby", la prima stagione della serie tv Netflix ispirata liberamente alle vicende, vere, delle prostitute minorenni (le cosiddette ‘baby squillo') del quartiere Parioli di Roma. Vicende per le quali ci sono stati numerosi indagati eccellenti e successivamente anche dei condannati.

"Le adolescenti Chiara e Ludovica si ribellano alla loro vita apparentemente perfetta nel quartiere dei Parioli, scegliendo un mondo segreto, eccitante e pericoloso; di giorno Chiara è una promettente studentessa di uno dei più prestigiosi licei privati di Roma. Ma di notte ha una seconda vita, segreta e scandalosa": si tratta di una serie tv attesa da tempo e che potrebbe anche suscitare polemiche: sarà o meno aderente alla realtà dei fatti? A cosa si ispirerà e cosa "restituirà" della squallida vicenda dello sfruttamento della prostituzione minorile, seppur "ammantato" di lustrini tanto da essere ricordato come il " caso baby squillo dei Parioli"?

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