Atac, parla Marino: “No all’aumento delle tariffe”
“Prima di pensare ad aumenti delle tariffe per chi usa l’autobus per andare a scuola o al lavoro, penserei ad altre misure”. Ignazio Marino non è convinto della decisione annunciata ieri alla presentazione del nuovo piano industriale di Atac. E questa mattina, ai microfoni di Radio Radio, il sindaco di Roma ha detto la sua sull’aumento del costo degli abbonamenti. “Secondo me il piano industriale di Atac deve partire dalle agevolazioni per i cittadini, come il biglietto notturno per i ragazzi o l’introduzione di una seconda persona affianco all’autista che non lasci conducente e autisti da soli. Voglio, insomma, mettere in atto misure che migliorino servizio”, è la convinzione del primo cittadino.
Dalla parte di Marino si schiera anche il vice sindaco Luigi Nieri. “Ai cittadini di Roma – dichiara – va offerto un servizio migliore, adeguato agli standard di una grande Capitale europea. Dobbiamo aumentare l’offerta e l’affidabilità del servizio pubblico e ridurre drasticamente il traffico privato, anche per ragioni di sostenibilità ambientale. Deve essere quello il nostro zenit. In questo quadro, parallelamente alle misure atte a disincentivare l’uso del mezzo privato, sono necessarie misure di incentivazione all'uso dei mezzi pubblici. E’ perciò evidente che ogni ipotesi di aumento dell’abbonamento per gli utenti del trasporto pubblico va scongiurata".
Atac, Marino: "Lotta all'evasione e nuovi percorsi"
Secondo Marino, le soluzioni per scongiurare la decisione di Atac ci sono. Una di queste è la lotta contro chi non paga il biglietto. “La maggiore velocità di apertura o di chiusura dei tornelli alla metro – ha detto il sindaco – ci ha consentito un aumento di quasi 50mila vidimazioni di biglietto in più che non prima non venivano pagati. Insisterò ancora con l’assessore per avere su alcune linee l’ingresso dalla porta anteriore almeno al capolinea, perché ho visto comitive di turisti che salgono sull'autobus e non pagano il biglietto: un italiano a Londra non potrebbe farlo, non capisco perché dovremmo consentirlo noi”. Non bisogna aumentare il costo degli abbonamenti, ma anzi ridurlo per alcune categorie, e prevedere nuove tratte. "Credo che alcuni percorsi vadano rivisti perché sono gli stessi addirittura degli anni ‘30, ma dobbiamo cercare di fare in modo di trovare anche delle agevolazioni e ne ragionerò oggi con l’assessore Improta", ha concluso Marino.