Atac, l’assessore lancia l’allarme: “Se il concordato fallisce, dal 27 gennaio bus e metro fermi”

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L'assessora alla Città in movimento Linda Meleo fa marcia indietro chiarendo che non c'è nessun rischio di paralisi del trasporto pubblico il 27 gennaio, data sul pronunciamento sulla procedura di concordato preventivo. Le dichiarazioni, diffusesi in mattinata, sarebbero stata "maltinterpretate". "A Roma non c’è nessun rischio paralisi del servizio di trasporto pubblico. – ha scritto su Facebook Alcune mie dichiarazioni sono state mal interpretate. Proverò a essere più chiara. Il servizio sarà assolutamente garantito. Questa Amministrazione ha un piano strutturato da portare avanti e un cronoprogramma definito. Non ci siamo mai tirati indietro davanti alle sfide e non lo faremo di sicuro oggi".
Le dichiarazioni dell'assessora Linda Meleo
Se il concordato di Atac non dovesse andare a buon fine e dovesse tramutarsi in un fallimento aziendale o in una amministrazione straordinaria, ci sarebbe il rischio di blocco del servizio“. Tradotto: dal 27 gennaio i bus e le metropolitane del servizio di trasporto pubblico di Roma potrebbero fermarsi gettando la città nel caos. A lanciare l'allarme è l'assessora alla Mobilità di Roma Capitale, Linda Meleo, intervenuta sulla commissione capitolina congiunta Mobilità-Bilancio convocata per l’analisi della delibera di proroga dell’affidamento del servizio di tpl ad Atac dal 2019 al 2021. Per l'assessora in caso non fosse approvata "la proroga che supporta il piano industriale, piano che è ancora work in progress, il pericolo di blocco del servizio sarebbe molto concreto”. Spiega ancora Meleo: la delibera “nasce per cercare di risolvere la situazione di Atac. Nel 2017 abbiamo avviato la procedura di concordato preventivo in continuità e quando il tribunale ha dato l’ok abbiamo iniziato a lavorare al piano industriale. Per terminare questo percorso, due anni non sono un orizzonte temporale sufficiente per il risanamento aziendale: per ottenere questo obiettivo, la proroga per altri due anni è un presupposto fondamentale”.
La riunione, che si è svolta alla presenza degli assessori Meleo, Lemmetti (Bilancio) e Gennaro (Partecipate), non è ancora arrivata ad esprimere un parere sulla proroga dell'affidamento ad Atac. Il presidente della commissione Mobilità, Enrico Stefano, Movimento 5 Stelle, ha accolto l'appello dei consiglieri del Pd ad avere più tempo per studiare la delibera. "Non esprimeremo il parere oggi, lo faremo probabilmente venerdì mattina compatibilmente con i tempi d’Aula”, ha detto Stefano in aula.
I Radicali Italiani: "La proroga sarebbe una truffa ai cittadini"
Secondo i Radicali Italiani la proroga del contratto di servizio fino al 2021, "nel momento in cui la città attende da parte della Sindaca l'indizione del referendum "Mobilitiamo Roma" per la messa a gara del tpl romano, è una truffa ai cittadini: non solo ai 33mila che hanno firmato la richiesta di referendum, ma a tutti i romani, che hanno il diritto di esprimersi su un quesito già ufficialmente ammesso senza che l'Amministrazione operi in senso contrario a quanto esso richiede.Si tratta dell'ennesimo atto non soltanto di indifferenza, ma ormai di aperto spregio, nei confronti della partecipazione popolare e di tutta la città: un atto che prolunga nel tempo una gestione disastrosa, che elude la necessità di una svolta e che rischia quindi di produrre effetti devastanti a tutti i livelli".