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Assunta Almirante: “No a una strada per mio marito. Troppo corretto per quegli insulti”

Era troppo corretto, troppo signore per essere insultato da questi della comunità ebraica che hanno detto ‘no’ alla strada”. Così donna Assunta Almirante, vedova di Giorgio, dopo la proposta di Giorgia Meloni di intitolare una strada allo storico segretario del Msi.
A cura di En.Ta.
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"La strada ad Almirante a Roma non ci serve, non la voglio. Ne ha tante in giro per l’Italia, non ne ha bisogno. Era troppo corretto, troppo signore per essere insultato da questi della comunità ebraica che hanno detto ‘no' alla strada". Così donna Assunta Almirante, vedova di Giorgio, dopo la proposta di Giorgia Meloni di intitolare una strada allo storico segretario del Msi. Un'idea che aveva sollevato un vespaio di polemiche soprattutto da parte della comunità ebraica romana. "Mai una via a Roma per chi come Almirante collaborò alla “difesa della razza” senza pentirsene", aveva fatto sapere la comunità. E così Donna Assunta, intervenuta in diretta a La Zanzara di Radio 24, ha preferito chiudere ogni polemica affermando di non volere alcuna via intitolata a suo marito nella Capitale.

"Troppe polemiche. Quando sono state scritte certe cose lui era un ragazzo di 17 anni. Chi dice queste cose si deve vergognare. Era un ragazzo di 17 anni al liceo e adesso lo vogliono accusare di queste fesserie sulle leggi razziali. Certe cose le ha scritte a 17 anni poi è diventato un professionista e  persino un ebreo ha vissuto a casa nostra", ha aggiunto ancora donna Assunta.

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