Armato di pistola rapina un negozio a Guidonia: 29enne arrestato dopo una fuga da film
Prima la rapina a mano armata e con il volto nascosto da un passamontagna. Poi una rocambolesca fuga dai carabinieri iniziata in auto e proseguita a piedi. Alla fine il protagonista in negativo della vicenda, un 29enne di nazionalità romena con precedenti, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di San Gregorio da Sassola, coordinati dai colleghi di Tivoli. La rapina e il successivo arresto sono avvenuti sabato pomeriggio a Guidonia, in provincia di Roma. Il rapinatore, armato di pistola revolver e a volto coperto, ha fatto irruzione all’interno di un esercizio commerciale di via Nazionale Tiberina. Minacciando con la pistola prima la cassiera e successivamente un altro dipendente, si è fatto consegnare l'incasso, pari a 2.160 euro. Poi è fuggito con la sua autovettura, in direzione di via Maremmana.
La rocambolesca fuga da film
Il malvivente è stato subito intercettato dalla pattuglia dei carabinieri, allertata dalla centrale operativa. Ne è nato un inseguimento in auto terminato a Corcolle: qui il rapinatore, vistosi braccato, ha sbandato con la propria autovettura urtando contro un muro di una abitazione privata. Poi è uscito dalla macchina proseguendo la fuga a piedi: ha scavalcato un muro di cinta di una villetta adiacente e ha continuato la propria fuga, cercando di disfarsi del bottino lanciando in aria le banconote. Tutto inutile: i carabinieri, dopo aver scavalcato il muro di cinta, lo hanno raggiunto e bloccato all'interno di un'abitazione in cui aveva cercato di nascondersi.
Nelle sue tasche i militari hanno trovato parte del bottino oltre a diversi scontrini con l’intestazione del negozio appena rapinato. Le altre banconote gettate dal malvivente sono state recuperate lungo il tragitto della sua fuga. Nell'auto del rapinatore sono stati sequestrati il passamontagna e la pistola utilizzata per la rapina, risultata essere a salve ma comunque senza tappo rosso. Per l'uomo, con precedenti per rapina e reati contro il patrimonio, si sono aperte le porte del carcere di Rebibbia. L’intera somma rapinata è stata invece restituita al proprietario del negozio.