Anziana uccisa a Tivoli: “È stata la nipote, ha confessato”
Ad uccidere due giorni fa Rosina Raffaele, l’anziana di 74 anni trovata senza vita da suo figlio nella sua abitazione a Tivoli, alle porte di Roma, sarebbe stata una nipote. Si tratta di Lucia Raffaele, 41 anni, sposata e con due figlie. La donna, che ha dei piccoli precedenti per droga, avrebbe già confessato il delitto. “L'assassina ha avuto l'accortezza di portare via dall'abitazione della zia i vestiti sporchi di sangue e tutto ciò che aveva toccato, lasciando aperti dei cassetti, forse per simulare un furto”, ha spiegato il comandante della Squadra Mobile di Roma Renato Cortese, che ha condotto le indagini insieme al Commissariato di Tivoli. Il movente dell’omicidio sarebbe legato a vecchi dissapori familiari. La 41enne avrebbe confessato di aver ucciso la zia al culmine di una lite con diverse coltellate e anche numerosi colpi di martello. La presunta omicida non ha voluto spiegare le ragione parlando, appunto, solo di dissidi familiari.
L’anziana uccisa a coltellate e martellate in casa
Sin da subito la polizia aveva ipotizzato che l’anziana donna potesse conoscere il suo assassino. A trovare il corpo della 74enne era stato il figlio che ha subito dato l’allarme. L'anziana giaceva sul pavimento della cucina, in una pozza di sangue. Accanto al cadavere la polizia ha ritrovato un coltello. Il capo della squadra mobile di Roma ha affermato che la scena dell’omicidio aveva fatto subito pensare a un delitto d’impeto compiuto con un forte accanimento utilizzando sia un coltello che un martello: “Per questo – ha spiegato – ci siamo indirizzati da subito nella cerchia familiare e alcuni testimoni vicini di casa hanno riferito di aver notato una giovane donna uscire dall'abitazione dell'anziana”. Lucia Raffaele è stata fermata con l'accusa di omicidio volontario dalla squadra mobile della capitale e dagli agenti del commissariato di Tivoli. Sarà ora il gip a convalidare il fermo nel corso dell'interrogatorio di garanzia che si svolgerà nelle prossime ore.