Amatrice rinasce con la sagra degli spaghetti all’Amatriciana: 25mila visitatori in tre giorni

Amatrice ha vinto la sua scommessa: far rinascere la Sagra degli spaghetti all'Amatriciana. Due anni fa si era svolta l'ultima edizione, poi lo stop forzato dopo la distruzione del borgo in seguito al terribile terremoto del 2016. Quest'anno la rinascita. E si è trattato di un vero successo perché le presenze registrate nei tre giorni di sagra, spiega il sindaco del comune reatino Filippo Palombini, sono state ben 25mila.
"E' stata una festa della quale questa terra aveva davvero bisogno: tre giorni di allegria, di canti, di suoni, di balli, di comunità. Una comunità ferita ma orgogliosa e tenace cheè stata capace di tornare a cantare, di tornare a sorridere e a ballare e a commuoversi e a ridere, e a cantare la propria voglia di vivere e di andare avanti, nonostante tutto. Per un momento siamo tornati al ‘prima', come quando nessuno avrebbe mai potuto immaginare la tragedia che ha cambiato la vita di ciascun membro di questa comunità", ha commentato il primo cittadino. "Questa terra ha tanto da fare, ancora. Qui ad Amatrice tutti sono al lavoro, seriamente, con diligenza, con amore, con la voglia di vincere questa battaglia che e' la vita di ciascuno di noi. Ci portiamo nel cuore i ricordi di queste giornate piene di vita, di gioia, di ardore, di speranza nel futuro. Ci mettiamo al lavoro senza dimenticare nulla, con lo stesso sentimento di ieri nell'anima: il ricordo indelebile di chi non c'e' più, il calore che tutto il mondo e' stato capace di portare qui, la solidarietà di tanta gente, i profumi della nostra salsa che per tre giorni hanno riempito quest'aria", ha aggiunto ancora Palombini. E' solo un primo passo, ma gli Spaghetti all'Amatriciana, famosi in tutto il mondo, hanno dato una spinta importante al percorso di rinascita del borgo distrutto dal sisma. Tutto nel segno di pochi, semplici, ma magici ingredienti: pomodoro, guanciale, spaghetti e pecorino.