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Amatrice, due anni dopo il terremoto torna la Sagra degli spaghetti all’Amatriciana

A due anni dal terremoto Amatrice torna a festeggiare la Sagra degli Spaghetti all’Amatriciana, per celebrare il piatto simbolo del suo territorio, un sugo fatto solo con pomodoro, guanciale e pecorino conosciuto in tutto il mondo. La festa andrà avanti da venerdì 31 agosto a domenica 2 settembre 2018: tre giorni di gioia e speranza per ricominciare a vivere.
A cura di Redazione Roma
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Spaghetti, guanciale, pecorino, pomodoro. Ad Amatrice, due anni dopo il terremoto, torna la Sagra degli Spaghetti all'Amatriciana, il piatto conosciuto in tutto il mondo che rappresenta il simbolo e l'identità del piccolo comune del reatino e del suo territorio. La festa inizierà oggi per terminare la sera di domenica 2 settembre. Sul sito del comune sono presenti tutte le informazioni su come acquistare i biglietti (è possibile farlo anche online), sulla programmazione e su come arrivare. Già migliaia le persone presenti, con code agli ingressi e i volontari a lavoro alacremente tra fornelli e padelle. Mentre prosegue la ricostruzione, anche se nulla sarà più come prima, lo svolgimento della Sagra rappresenta un piccolo ma importante tassello verso il ritorno alla vita, una speranza per il futuro di Amatrice e le sue frazioni, così come per tutti gli altri borghi colpiti dal sisma. La notte del 24 agosto del 2016, quando una scossa di magnitudo 6.0 ha provocato 300 morti e distrutto Accumoli, Arquata del Tronto e le altre, Amatrice si preparava a festeggiare proprio la Sagra degli Spaghetti all'Amatriciana.

"La genuinità dei prodotti che costituiscono la materia prima della nostra Sagra è garantita da un simbolo, un Cavallo e la scritta Fidelis Amatrix, la moneta del XIV secolo recante lo stemma della Città: è il marchio De.Co., la Denominazione Comunale, che impreziosisce e valorizza le specialità del nostro territorio. – si legge in una nota – Tornare a celebrare questa antica e nobile tradizione, nata mezzo secolo fa, è stata una scelta fatta con il cuore: nonostante le difficoltà, nonostante tutto. Una scelta fatta perché questa Città vuole tornare a vivere e a guardare al futuro, mantenendo ben salde le radici nel passato e nella nostra storia, una storia che passa anche per le nostre tradizioni più belle. Amatrice torna così a riaprire le sue porte a chi le vuole bene. E in cambio dell’affetto e della solidarietà giunta qui da ogni dove, vuole donare qualcosa anche lei: i profumi e i sapori della tradizione, i suoni e i colori di un nuovo giorno, con lo sguardo al domani, senza dimenticare ciò che è stato ieri".

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