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Alla scoperta del quartiere San Lorenzo: le informazioni sulla passeggiata di domenica

Un mattinata da trascorrere all’aria aperta passeggiando per il quartiere San Lorenzo: questo l’evento organizzato dall’Associazione Culturale Radici per domenica 21 gennaio. Un modo per conoscere la storia del rione, un viaggio tra passato e presente che prescinde dalla movida notturna e dalla vita studentesca.
A cura di Matilde De Bisogno
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Il quartiere San Lorenzo, nato verso la fine del XIX secolo, oggi noto soprattutto per i locali notturni e per le residenze studentesche, racchiude invece una storia antica e moderna ricca di aneddoti ed intrigante. Con il passare degli anni ha perso la sua fisionomia popolare; la passeggiata di domenica 21 gennaio organizzata dall'Associazione Culturale Radici si pone l'obiettivo di far scoprire ai partecipanti i suoi angoli più nascosti e dimenticati. Appuntamento alle ore 10:30 a piazzale Tiburtino, all'incrocio tra viale di Porta Tiburtina e via Tiburtina Antica. Quota di partecipazione, 10 euro. Prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale.

Una storia popolare

Il tour parte dalla porta Tiburtina, l'arco monumentale voluto da Augusto nel V sec. a.C., e le imponenti Mura Aureliane, splendida cornice del quartiere, per poi proseguire con le ville e i palazzi della zona residenziale, i villini neomedievali in stile composito degli architetti Coppedè e Del Fa in via dei Ramni, il Pastificio Cerere e le antiche botteghe artigiane, fino ad arrivare alla parte più popolare, sfregiata dal bombardamento del 19 Luglio 1943. Il tutto condito dalle numerose storie legate al rione, i suoi personaggi, e la sua identità operaia. La finalità con la quale fu costruito il quartiere fu infatti la realizzazione di alloggi per i lavoratori che arrivarono a Roma alla fine del secolo XIX per occuparsi dello sviluppo urbanistico della città a cavallo tra i due secoli; i primi abitanti furono infatti ferrovieri, operai ed artigiani. Negli anni del dopoguerra San Lorenzo sarà invece dominato dalla piccola delinquenza; tra i personaggi dell'epoca va infatti ricordato Giovanni Fontana detto "Nino", considerato tra gli ambienti della malavita, romana e non solo, "Er Più".

Il rione ebbe poi un ruolo fondamentale negli anni delle contestazioni studentesche in quanto vi trovano sede diversi gruppi extra-parlamentari, sia per la disponibilità di botteghe abbandonate dagli artigiani che per i bassi affitti. Anche se oggi è abitato principalmente da studenti, il quartiere ha ospitato in passato tra i suoi abitanti artisti, artigiani, scrittori e intellettuali, nonché famosi esponenti del cinema. Il 19 luglio del 2003, nel Parco dei Caduti del 19 luglio 1943, è stato inaugurato un monumento commemorativo che riporta i nominativi delle 1674 vittime del bombardamento.

Come raggiungere piazzale Tiburtino

  • In autobus, linea 71.
  • In metro, linea A fermata Vittorio Emanuele.
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