Alessandro Elisei trovato morto a Maccarese, i genitori: “Vogliamo verità. Chi sa parli”
"Cerchiamo testimoni, chi sa parli. Anche in forma anonima. Che lo facciano con noi o con le forze dell'ordine, ma vogliamo la verità. In questo comprensorio le persone sanno tutto di tutti, è impossibile che nessuno non abbia visto nulla. Nostro figlio non era solo". Ne sono sicuri i genitori di Alessandro Elisei, il bambino di 11 anni trovato molto in un canale di Maccarese, Fiumicino. "In questi giorni ho ricevuto diverse lettere da parte di tanti bambini. I compagni di scuola di Alessandro mi hanno raccontato di come anche a loro manchi mio figlio e di quanto era un bambino gioioso. ‘Ci faceva tornare il sorriso', mi hanno scritto. Lettere che mi hanno fatto piangere il cuore", racconta Simona, la mamma alle telecamere di Storie Vere. Lei e papà Leandro chiedono parlare a chiunque sappia qualcosa sugli ultimi minuti di loro figlio. Si attendono ancora gli ultimi esami sul corpo, ma ormai gli investigatori sono quasi sicuri che la morte di Alessandro sia stata provocata da un gioco tra bambini finito male.
"Alessandro non era solo su quel canale. Alessandro non si è suicidato. Sono state dette e scritte tante falsità sul conto della nostra famiglie. Ho letto sulla carta stampata cose difformi dalla verità. Trovo ridicolo e assurdo che siano state riportate situazioni totalmente inventate. Ho letto che ci drogavamo davanti ad Alessandro e che tornavamo a casa ubriachi. Figuriamoci, a me solo l'odore dell'alcol fa svenire, della droga poi non ne parliamo. Siamo persone pulite. Stiamo prendendo i dovuti provvedimenti con l'avvocato", dice Simona tra le lacrime. "Alessandro è la mia vita e lo sarà sempre. Tutti quelli che ci conoscono, veramente, lo possono confermare. Io, insieme ad altre persone, l'ho tirato fuori dal canale insieme ad altre persone. Era vestito con la felpa nuova che gli avevo comprato pochi giorni prima. Una scena che non dimenticherò mai".