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Aggressione omofoba a Trastevere, parla Marco: “Mi hanno perforato il timpano con un pugno”

Marco e Federico sono stati aggrediti lo scorso venerdì sera a Trastevere da una decina di sconosciuti solo perché camminavano tenendosi per mano. Un’aggressione di stampo omofobo che è costata alle vittime un trauma cranico per Federico e la perforazione del timpano per Marco: “Poteva finire anche peggio, siamo riusciti a scappare”.
A cura di Simona Berterame
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Marco e Federico avevano trascorso una tranquillo venerdì sera insieme ad alcuni amici al locale ‘8millimetri" di Trastevere. Intorno alle 2 di notte la coppia saluta il resto del gruppo e si reca verso l'automobile per tornare a casa. Ed è proprio mentre stavano passeggiando tra i vicoli del Rione che sono iniziati gli insulti e poi l'aggressione di evidente matrice omofoba. "Sentivamo frasi poco carine alle nostre spalle ma li abbiamo ignorati – ci racconta Marco ancora molto scosso per il triste episodio – ma dopo pochi secondi un altro branco di bestie ci ha accerchiati. Erano circa una decina ed hanno cominciato a prenderci a calci e pugni".

La coppia è riesce a divincolarsi e a scappare via, dopo aver incassato "solo" alcuni colpi. Il bilancio delle lesioni riportate è serio, ma Marco è convinto potesse andare peggio: "Ho preso un cazzotto su un orecchio e adesso non sento più nulla, il timpano è perforato. Il mio compagno invece ha riportato diverse contusioni e abrasioni, oltre che un trauma cranico. Siamo andati subito a farci refertare all'ospedale Fatebenefratelli". Oggi Marco e Federico si recheranno anche a sporgere formalmente denuncia, nella speranza che gli aggressori vengano identificati.

"Combatto con l'omofobia da quando sono piccolo, ormai non ci faccio neanche più caso agli insulti.  – prosegue – Mi sconvolge però che nel 2018 in una città come Roma avvengano ancora aggressioni di questo tipo. Sono davvero deluso dalla mia città, che viene definita soprattutto in questi giorni ‘Caput Mundi', ma di capitale del mondo ha ben poco se parliamo di diritti".

Tra le prime reazioni del mondo Lgbt il commento di Imma Battaglia, ex consigliera comunale e volto storico del movimento arcobaleno romano. "Che tristezza, una città ‘capitale del degrado urbano', del razzismo e dell'omofobia, specchio di un paese alla deriva, senza regole, incapace di trovare accordi per il bene comune -scrive Battaglia in una nota – abbiamo lottato tanti anni perché non ci fosse più discriminazione, perché nessuno più potesse temere di amare liberamente il proprio compagno o la propria compagna e invece ci troviamo di nuovo a leccarci le ferite dell'omofobia, del bullismo; e come al solito il vile si muove in branco, haters reali, odiatori seriali, nichilisti, figli del vuoto nutriti dalla politica del nulla; a voi branco di omofobi, dico: noi non vi temiamo, non ci fate paura; noi non ci nascondiamo più e oggi più che mai è tempo di Gay pride!". Quest'anno la sfilata dell'orgoglio Lgbtq si terrà il prossimo 9  giugno.

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