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Aeroporto di Ciampino, Sergio Costa firma il decreto per contenere l’inquinamento acustico

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha firmato il piano per la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino, a Roma. Il decreto prevede la cancellazione dei voli notturni e la riduzione di almeno 35 aerei giornalieri entro novembre 2020. Soddisfatto il Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Cancellazione dei voli notturni e riduzione di minimo 35 aerei giornalieri. È quanto previsto dal decreto firmato ieri dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa, per tutelare la salute dei cittadini. Il piano di diminuzione dei voli all'aeroporto di Ciampino ha come obiettivo quello di contenere l'inquinamento acustico di Roma, specialmente nell'area in prossimità dell'aerostazione. Aeroporti di Roma, la società che gestisce lo scalo, dovrà attuare tutti gli interventi previsti dal decreto, vincoli che slittano però al 2020, anziché entro il 2018, come invece si aspettavano i cittadini. La firma del piano è stata accolta con soddisfazione dal Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Ciampino, in prima fila da sempre sulla questione: "Dopo 13 anni di proteste dei residenti di Roma, Ciampino e Marino, apprendiamo con grande soddisfazione la decisione presa dal ministro Costa che ha dato il via al decreto" si legge in una nota.

"Il primo passo sarà l'eliminazione dei voli notturni, mentre i voli di linea diminuiranno come minimo di 35 aerei giornalieri – spiega il Comitato – Ulteriori misure di contenimento dell'inquinamento acustico saranno adottate sia nella tipologia degli aeromobili utilizzabili in questo aeroporto che per la tutela dei siti sensibili, a cominciare dalle scuole dei tre Comuni colpiti”. Si tratta del primo piano predisposto in Italia per il rientro nei limiti di legge di un aeroporto, ai sensi della normativa sull'inquinamento acustico. I cittadini hanno portato avanti negli anni una lunga e complessa battaglia con 2200 denunce alla Magistratura, una procedura d'infrazione comunitaria, una petizione al Parlamento Europeo e numerose iniziative di protesta, trovando spesso l'appoggio dei Comuni colpiti e della Regione Lazio. L'aeroporto di Ciampino, infatti, come dimostrato dai rilevamenti mensili di Arpa Lazio, supera i limiti di legge da quasi dieci anni.

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