Addio alla Libreria del Viaggiatore di Roma: chiude un altro simbolo della cultura indipendente
La Libreria del Viaggiatore di via del Pellegrino, pieno centro storico di Roma a pochi passi da Campo de' Fiori, è stata fondata nel 1991 da Bruno Boschin. Tra guide turistiche, libri fotografici, romanzi e saggi sulle destinazioni più affascinanti, più o meno note del mondo, è diventata ben presto un simbolo tra gli appassionati di viaggi e letteratura della Capitale. Dopo la morte di Boschin, la libreria è rinata grazie alla casa editrice Round Robin, ma fra poco più di un mese rischia di chiudere definitivamente. Cinque anni fa, si legge sulla pagina Facebook ufficiale, "riuscimmo a non far chiudere un luogo storico e magico, grazie all’impegno costante di Eleonora e Luigi e all’aiuto di chi con il tempo è passato tra questi scaffali". Ma purtroppo dal primo gennaio "la più bella libreria di Roma, una tra le più importanti e raccontate realtà librarie indipendenti al mondo, la più antica tra le libreria di Viaggio… inizia un altro e diverso viaggio il cui punto d’arrivo rimane ancora un mistero. Anche per noi". In altre parole, rischia di chiudere, e con essa rischia di sparire un altro pezzo, un altro simbolo della cultura indipendente nella Capitale. "Non c’è un luogo dove trasferirla e, di fatto, ci stiamo rendendo conto che una libreria con questa storia, lontana da questa strada, diverrebbe inevitabilmente altro. Semmai altro ci fosse. E una domanda che ci tormenta, rimane: ma la città di Roma si rende davvero conto dell’enorme patrimonio lasciato dall’esperienza di un libraio come Bruno Boschin e da cosa significhi la Libreria del Viaggiatore di Roma per il patrimonio culturale e comune questa Città Probabilmente no. Un ragionamento serio forse dovrebbe partire da questa semplice domanda a cui ne seguirebbero altre. Per esempio scoprire come mai, di questo posto, si parla e si è parlato nei 5 continenti varrà qualcosa?", si legge ancora.
"Roma non si occupa dei suoi figli minori"
Secondo i gestori della libreria, "Roma non si occupa dei suoi figli migliori. Una pubblica amministrazione che fa ben poco per la cultura del libro e della lettura, che permette che altre librerie prendano fuoco, che non si è mai occupata di tutelare alcune attività artigiane rendendo il centro storico un enorme supermercato a cielo aperto, perchè dovrebbe occuparsi dell’ennesima libreria in procinto di chiudere? Sarebbe bello dirvi arrivederci con un dove e quando, ma per adesso ci fermiamo qui". L'appuntamento è per venerdì 29 novembre per una festa d'addio "dal tramonto all'alba" e poi da quel giorno in poi l'invito è quello di "comprare un pezzettino di libreria, da portavi a casa, che selezioneremo per tutti voi". Si tratta di "un modo per non sparire e per essere sicuri che questi libri possano restare al sicuro, sapendoli nelle vostre case. Un modo per darci una mano in un passaggio molto complicato anche da un punto di vista economico, inutile nasconderlo. Un modo per poter contribuire al progetto “Libreria in Viaggio” – semmai riuscissimo a metterlo in piedi, ma ci vorrà ancora qualche mese – con cui vorremmo portare in giro per l’Italia la storia di popoli e territori, in attesa (forse…) che la libreria del Viaggiatore torni a casa. Per ora ci sembra che la strada migliore e l’unica percorribile sia lavorare a questo progetto di “libreria errante”, e spostare la nostra esperienza e la storia della libreria a chi vorrà accoglierla: di città in città".
In arrivo il bando a sostegno delle libreria indipendenti
Entro dicembre verrà istituito un bando a sostegno delle librerie indipendenti per un milione di euro. Lo ha annunciato ieri il capo di gabinetto alla Regione Lazio, Albino Ruberti. "La cultura, il suo accesso universale, l’autonomia creativa e più in generale l’autodeterminazione e il pieno sviluppo della persona umana sono per noi alcune delle fondamenta su cui poggia il modello di sviluppo che vogliamo costruire e più in profondità la nostra idea di società, di emancipazione e di cura delle relazioni umane. Oltretutto le librerie indipendenti rappresentano importantissimi luoghi di socialità e crescita collettiva per tantissimi quartieri rispetto ai quali troppo spesso la presenza dello Stato risulta non essere ancora all’altezza. Per queste ragioni sostengo con forza lo stanziamento da parte della Regione Lazio di questo bando che mostra il nostro desiderio e il nostro lavoro quotidiano per mettere il benessere della persona, la sua indipendenza e la sua possibilità di partecipare alla vita pubblica al centro della nostra azione di governo", ha commentato la consigliera regionale Marta Bonafoni.