Addio ad Emanuele, la mamma: “Era un angioletto, ma che dico, era un caciarone pieno di vita”
"Emanuele era un angioletto, ma che dico, era un caciarone pieno di vita che ci faceva sentire vivi", lo ricorda mamma Lucia in chiesa. "A nome suo chiedo un applauso a chi è in chiesa e chi è fuori, è il nostro grazie insieme alla richiesta di ricordare Emanuele nelle nostre preghiere e di salvare i nostri ragazzi dalle inquietudini. Dio non lo ha chiamato perché cattivo ma lo ha solo ricevuto dalla cattiveria degli uomini. Lo ha accolto", ha detto ancora, fra le lacrime, la madre di Emanuele Morganti, il 20enne ucciso brutalmente lo scorso venerdì ad Alatri "Noi vogliamo ringraziare tutti voi, nessuno escluso. ringraziare per ogni lacrima che avete versato per lui e per noi. Per il sostegno, la vicinanza, il conforto. Ringrazio di nuovo ogni vostra lacrima. non basteranno mai, voglio ringraziare tutti coloro che in questa settimana ci hanno accompagnato". Con un lunghissimo applauso, l'unico di tutta la cerimonia, la folla ha ringraziato la signora.
All'esterno della chiesa la mamma ha accompagnato la salma del figlio con una foto di Emanuele stretta in grembo. Alcune colombe bianche, come la bara, sono state liberate nel cielo. Emanuele Morganti è stato scortato e applaudito da migliaia di persone arrivate ad Alatri da tutta la provincia di Frosinone.
La sorella: "Ciò che siamo non può essere cancellato dagli assassini"
In chiesa ha preso la parola anche Melissa, Minna, la sorella di Emanuele: "Hai lasciato un vuoto immenso. Noi siamo completamente pieni di te, ciò che siamo non può essere cancellato neanche dal più vile degli assassini, come quelli che ti hanno portato via. Con tutta l’anima ti abbiamo amato. Ora angelo mio tocca a te custodirci e prenderti cura di noi, come hai sempre fatto. Grazie amore mio di averci donato ciò che sei, di aver reso speciale e indimenticabile il nostro viaggio fin qui. Ti amo Minna".