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Accolta la proposta di dedicare una scuola di Roma ad Antonio Megalizzi, 29enne ucciso a Strasburgo

L’ambientalista Alexander Langer, l’antifascista Ursula Hirschmann, il dirigente di Solidarnosc Bronislaw Geremek, il giornalista Antonio Megalizzi e la missionaria Karen Jeppe sono i cinque nuovi ‘Giusti dell’Umanita’ di Roma e in loro memoria oggi sono stati piantati delgi ulivi nel Giardino dei Giusti di Villa Doria Pamphilj. La scuola che ha contribuito a scegliere Megalizzi ha chiesto che l’istituto, che non ha ancora un nome, sia dedicato proprio a lui.
A cura di Enrico Tata
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Antonio Megalizzi
Antonio Megalizzi

I cinque nuovi alberi di ulivo piantati oggi, 18 marzo, nel Giardino dei Giusti di Villa Pamphili a Roma sono dedicati all'ambientalista Alexander Langer, alla politica tedesca Ursula Hirschmann, il dirigente di Solidarnosc Bronisław Geremek, alla missionaria Karen Jeppe e al giornalista Antonio Megalizzi. Alla cerimonia era presente anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi: "Tra i cinque giusti c'è anche il giovane giornalista Antonio Megalizzi, morto nell'attentato di Strasburgo. Vogliamo contribuire a tenere viva la memoria soprattutto tra le giovani generazioni. Vogliamo ricordare chi ha lottato contro ogni forma di ingiustizia e sopraffazione, a tutela dei diritti fondamentali. Ci ritroveremo qui ogni anno per continuare a fare del Giardino dei Giusti di Roma un luogo di memoria, per riflettere insieme sui valori di libertà, democrazia e salvaguardia dei beni comuni". La dirigente di una delle scuole che hanno contribuito alla scelta di Megalizzi per i Giusti dell'Umanità nel 2019 ha chiesto alla sindaca Raggi e all'assessore alla scuola Laura Baldassarre di dedicare l'istituto, che ancora non ha un nome, al giovane ucciso a Strasburgo. La proposta è stata accolta con entusiasmo dal Campidoglio. Alla cerimonia erano presenti anche la mamma e la fidanzata di Megalizzi.

Antonio Megalizzi, morto nell'attentato di Strasburgo

Il giornalista italiano Antonio Megalizzi, 29 anni, è morto in seguito all'attentato al mercatino di Natale di Strasburgo lo scorso dicembre. Passeggiava insieme a due amiche quando è stato colpito da un proiettile sparato dall'attentatore Chérif Chekatt. Da subito i medici hanno dato poche speranze alla famiglia: "Condizioni irreversibili e inoperabili". Antonio sognava di fare il giornalista ed era a Strasburgo per un progetto radiofonico. Il ragazzo viveva a Trento insieme al papà Domenico, alla mamma Annamaria e alla sorellina più piccola.

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