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A Lotito non sta bene il Flaminio, scontro con Raggi: anche la Lazio vuole il suo stadio

Botta e risposta tra la sindaca Virginia Raggi e il club biancoceleste. La prima cittadina della Capitale vorrebbe che la Lazio ristrutturasse il vecchio stadio Flaminio, ma il presidente Claudio Lotito vorrebbe riproporre il progetto del 2005 sullo Stadio delle Aquile, che verrebbe realizzato sulla Tiberina a nord di Roma.
A cura di Enrico Tata
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Virginia Raggi, Claudio Lotito
Virginia Raggi, Claudio Lotito

Secondo la sindaca di Roma, Virginia Raggi, il vecchio Flaminio dev'essere ristrutturato perché possa diventare il nuovo stadio della Lazio. Una proposta che la prima cittadina ha ribadito ieri in diretta a Radio 6: "Ho provato a sponsorizzare la proposta che so cara ai tifosi laziali dello Stadio Flaminio per la Lazio. Resto in trepidante attesa di una proposta da parte della società". Il responsabile della comunicazione dei biancocelesti, Arturo Diaconale, ha dichiarato, sempre in diretta radio, che la Lazio a breve, cioè al termine dei lavori di ristrutturazione del centro sportivo di Formello, presenterà il progetto per lo stadio di proprietà, il cosiddetto ‘Stadio delle Aquile'. Si tratta, fa sapere Diaconale, di una versione aggiornata di un dossier già presentato nel 2005. "Contiamo di camminare con le stesse possibilità date alla Roma", ha sottolineato ancora il giornalista. "Noi siamo aperti a qualunque proposta, poi sulla base dei criteri di legge decideremo. Ma al momento non è stata presentata alcuna proposta.  Poi c'è la famosa o famigerata legge sugli stadi", ha risposto la sindaca Raggi. "La legge è chiara, la proposta deve arrivare dal proponente, i siti devono essere infrastrutturati già da un impianto sportivo. Noi siamo aperti a valutare qualsiasi progetto, senza alcun pregiudizio. Se Lotito ‘prendesse' lo stadio Flaminio diventerebbe un eroe cittadino per una parte della tifoseria".

Lotito non vuole il Flaminio, ma uno stadio sulla Tiberina

Il presidente biancoceleste, però, non ha alcuna intenzione di prendere in considerazione il Flaminio perché, spiega la Lazio in una nota ufficiale, ci sono "una serie di vincoli e di ragioni logistiche di sicurezza insuperabili" e che non permettono "di poter trasformare la struttura ideata da Nervi come un moderno e funzionale stadio per calcio professionistico di livello nazionale ed internazionale". Il club ha invece intenzione di riproporre una nuova versione del progetto dello Stadio delle Aquile presentato e depositato nel 2005. L'impianto sportivo era localizzato sulla Tiberina, a nord di Roma. La Lazio ha intenzione di riproporre questo progetto, si legge ancora nella nota ufficiale diramata ieri, "nella convinzione che la realizzazione dello stadio biancoceleste debba procedere di pari passo con quello della A.S. Roma".

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