Uccise un ladro nella sua villa: secondo i giudici è stata legittima difesa
I ladri entrano nella sua villa di notte, il proprietario reagisce e spara. Uno dei banditi muore. Per i giudici quella di Ilario D'A., 85 anni, è stata una condotta giustificata da legittima difesa. Il gip di Roma, Gaspare Sturzo, oggi ha infatti archiviato il caso risalente allo scorso 29 giugno e avvenuto in una villetta in via Nomentana, Roma. Quattro rapinatori, uno dei quali armati, entrarono nell'abitazione dei coniugi D'Apollonio, legarono e imbavagliarono la signora Ilaria C., 80 anni, e cominciarono a cercare denaro e gioielli. Accortosi di quando stava accadendo il marito della signora prese la pistola e sparò e uccise uno dei ladri, Nicola Valentin Barbat, romeno. Accusato di omicidio volontario, oggi il gip gli ha riconosciuto la legittima difesa.
Gli stessi inquirenti avevano chiesto al giudice l'archiviazione del caso. I pm hanno infatti sottolineato come "la condotta omicidiaria sia stata posta in essere da un soggetto in età avanzata nei confronti di un uomo di 35 anni di alta statura e di fisicità robusta al fine di difendere se stesso e sua moglie (impossibilitata a reagire in quanto immobilizzata ed imbavagliata) dalla condotta violenta di più rapinatori travisati di cui almeno uno armato". La legittima difesa sarebbe quindi giustificata dal tentativo di difendere la moglie e sé stesso.