Uccise il marito con una coltellata: condannata a 14 anni
L’accusa è di omicidio volontario, con l’aggravante di aver commesso il delitto per futili motivi. È stata condannata a 14 anni di reclusione Laura Bizzicari, l’ex moglie di Davide De Martino, ucciso con una coltellata al cuore lo scorso 4 dicembre nella sua casa di via Casal Bruciato. La sentenza è stata emessa dal gup Cinzia Parasporo a conclusione del processo che si è tenuto con il rito abbreviato. Il pm Luca Tescaroli oggi ha ottenuto anche il rinvio a giudizio dell’attuale compagno della donna, Luca Fiamminghi, per concorso nel delitto. "Volevo salvare me e il mio compagno dal mio ex, ho agito solo per legittima difesa", aveva spiegato la 46enne all'epoca. Era un rapporto burrascoso quello con il marito, fatto di molestie, minacce e percosse tanto che in passato la donna aveva presentato già una denuncia alle forze dell'ordine. Secondo il racconto di lei, quella notte i due uomini avrebbero litigato per questioni di poco conto fino a quando Di Martino, che tra l'altro aveva dei piccoli precedenti penali, avrebbe tentato di aggredirla con un coltello. E lei avrebbe quindi colpito l'ex marito per difendersi. Una versione, però, che già il figlio 23enne della coppia, presente al momento del dramma, aveva smentito dichiarando che il padre non aveva coltelli in mano.
Secondo le ricostruzioni del pm, alla base della discussione ci sarebbe stato un prestito da 30 euro. Nel processo i suoi familiari si sono costituiti parte civile con l'assistenza dell'avvocato Domenico Naccari. Il penalista ha spiegato: "Siamo soddisfatti della sentenza di oggi. Siamo convinti che anche per Fiamminghi venga confermato l'impianto accusatorio". La vittima era andato a vivere da pochi mesi con la ex e l'altro e nel corso della notte sarebbe iniziata la discussione. Di Martino morì dopo un ricovero d'urgenza all'ospedale Sandro Pertini.
