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Terremoto nel centro Italia, Protezione civile: “Chiudiamo la via Salaria”

Frane e caduta di grossi massi sulla Strada Statale 4, la storica via Salaria. La Protezione Civile ordina la chiusura di parte dell’arteria, si prevedono ripercussioni sul traffico veicolare fino al Lazio, come dopo il sisma del 24 agosto scorso.
A cura di Redazione Roma
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"Stiamo ancora valutando la situazione con l'Anas, ma chiuderemo la strada Salaria all'altezza di Arquata del Tronto". A parlare è il dirigente della Protezione civile delle Marche Cesare Spuri dopo la nuova forte scossa di terremoto registrata poco dopo le 19 di magnitudo 5.4 scala Richter. "Abbiamo un grosso problema sulla Salaria" spiega l'esponente della Protezione civile marchigiana e si tratta di un problema che confermano anche i sindaci dei comuni del Reatino, Accumoli e Amatrice, devastati dal sisma di fine agosto.

Crolli sulla via Salaria, grosso masso su strada

La scossa ha spinto la Protezione civile e l'Anas a chiudere temporaneamente la Salaria all'altezza di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) perché dovve si erano registrati importanti movimenti franosi già con il sisma del 24 agosto scorso un grosso masso si è staccato dalla parete rocciosa sovrastante, provocando un incidente stradale all'altezza del km 149+200. Non sono segnalati feriti.

La Salaria, storica via consolare realizzata dagli antichi (oggi è una strada statale) parte da Roma e arriva fino a Porto d'Ascoli, sul mare Adriatico: oltre 200 chilometri, un asse di fondamentale importanza per i collegamenti del centro d'Italia. "Ci sono problemi di viabilità la Salaria è interrotta in qualche punto, si stanno facendo anche valutazioni precauzionali, anche interrompendo la viabilità,in attesa di avere più dettagli": lo ha detto il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio a Radio Uno Rai.

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