Susanna Rufi, 19 anni, morta di meningite mentre tornava dalla Giornata della Gioventù

Susanna Rufi, romana di 19 anni, appena diplomata, era partita dalla Capitale con un gruppo di ragazzi della parrocchia di San Policarpo, quartiere Appio-Claudio. Stava rientrando a Roma dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, quando si è sentita male a Vienna. Ricoverata d'urgenza in ospedale, per lei non c'è stato nulla da fare. Meningite fulminante, la diagnosi dei medici. "Aveva un malessere alla testa", racconta don Pino, il viceparroco che accompagnava i ragazzi in Polonia. Il mal di testa è diventato presto febbre, vomito, inizialmente i compagni pensano a un'insolazione. Ma le condizioni di Susanna continuano a peggiorare fino a quando la ragazza muore in un letto di ospedale nella capitale austriaca.

I suoi genitori, il padre è Enrico Rufi, giornalista di Radio Radicale, sono partiti immediatamente per Vienna. A Roma, a San Policarpo, la piangono tutti. "Era una delle migliori, suonava l'organo la domenica alla funzione delle 11, suo padre il flauto alla messa dei bambini. Eera una gran brava ragazza, impegnata e cresciuta in parrocchia. Finché ho potuto l'ho tenuto nascosto, finché non si è diffusa la voce su internet per non creare panico tra i fedeli. Siamo tutti sconvolti, ci eravamo parlato solo su whatsapp, ora stanno tornando; viaggeranno tutta la notte in pullman e domattina saranno a Roma", racconta il parroco, don Alessandro. La ragazza, ha fatto sapere la Cei, aveva frequentato Casa Italia, quartier generale a Cracovia del servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei. Tutti coloro che sono venuti a contatto con Susanna sono stati sottoposti a profilassi antibiotica.