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Smog, divieti e targhe alterne a Roma: ma le auto targate Vaticano non si fermano mai

Mentre Roma è alle prese con l’emergenza smog e i cittadini si ritrovano a dover rispettare divieti e targhe alterne per circolare, esistono alcune categorie che sono esentate da ogni limitazione. In alcuni casi si tratta di esenzioni giustificate, in altri ci si trova di fronte a privilegi o a situazioni grottesche: come chi, per andare a un funerale, deve farsi invitare per evitare le multe.
A cura di Francesco Loiacono
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Hai l'auto targata Città del Vaticano? Allora a Roma puoi circolare. Sempre. Anche in questi giorni nei quali l'aria è resa irrespirabile a causa dello smog e l'amministrazione capitolina ha dovuto far ricorso, per la quinta volta in circa un mese, al provvedimento delle targhe alterne. Chi sulle proprie vetture ha in bella vista le letterine magiche S.CV oppure CV, non deve infatti perdere tempo per capire se oggi, ultimo giorno di provvedimento, può circolare oppure no, se la sua targa è pari o dispari. Le auto del Vaticano sono sempre esentate dalle limitazioni e dai divieti di circolazione, anche se le loro vetture sono inquinanti, del tipo Euro 0 ed Euro 1.

Nell'ordinanza sulle targhe alterne sono previste 33 esenzioni

L'esenzione è riportata, nero su bianco, all'interno dell'ultima ordinanza anti-smog firmata dal commissario straordinario Francesco Paolo Tronca lo scorso 26 dicembre. Non si tratta di una novità, né dell'unica categoria di veicoli che può circolare nonostante l'emergenza inquinamento in corso. Tra le 33 (!) esenzioni ce ne sono alcune sacrosante, altre che lasciano un retrogusto amaro che sa di privilegio e che forse la gente comune non riesce a comprendere, e infine altre ancora che sfiorano il paradosso.

Diplomatici e residenti in Vaticano possono circolare sempre

Nella prima categoria rientrano naturalmente i mezzi pubblici, quelli delle forze di polizia e i mezzi di soccorso. Ma anche chi deve accompagnare un famigliare in ospedale per una terapia, i tecnici che devono riparare un guasto a una conduttura, medici e veterinari in visita domiciliare urgente. Nella seconda, oltre alle vetture targate Città del Vaticano, rientrano anche quelle del Corpo Diplomatico (CD). A Roma, città di ambasciate, si tratta di un numero considerevole. Non crediamo che fermare anche queste auto per l'emergenza smog – che colpisce anche i diplomatici che vivono a Roma, dal momento che l'aria che respirano è sempre la stessa – potrebbe scatenare qualche incidente con Paesi stranieri. Anzi, semmai stupisce che per le auto di diplomatici e cittadini del Vaticano non valga alcun divieto, nemmeno quello per le vetture più inquinanti attivo dal lunedì al venerdì all'interno della cosiddetta Fascia verde.

Per andare a un funerale in auto bisogna farsi invitare

Infine, un cenno anche a un punto dell'ordinanza che in parte si fatica a comprendere. Si tratta del punto 20, che specifica che sono esentati dal divieto di circolazione i "veicoli utilizzati per il trasporto di persone che partecipano a cerimonie nuziali o funebri, purché i conducenti siano in possesso di appositi inviti o attestazioni rilasciate dai ministri officianti". Il punto controverso riguarda naturalmente i funerali. Perché, a prescindere che un lutto è un evento improvviso, e che le esequie possono essere decise anche nel giro di poco tempo, la questione è un'altra: voi avete mai ricevuto un invito per partecipare a un funerale? In ogni caso, se conoscete qualcuno che risiede in Vaticano, la questione è risolta: fatevi accompagnare da lui e il gioco è fatto.

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