Roma multietnica, in dieci anni sono quasi triplicati gli stranieri

Roma è sempre più multietnica: un romano su dieci è straniero. Secondo il Rapporto statistico presentato ieri in Campidoglio, il 12 per cento dei cittadini residenti nell'Area metropolitana (Roma e provincia, più o meno) è straniero. Dal 2005 al 2015 sono quasi triplicati, con un aumento del 154 per cento. Erano circa 150mila nel 2005 e ora sono diventati oltre mezzo milione. La Città metropolitana di Roma, si legge sul rapporto, detiene tra l'altro il record del maggior numero (in valore assoluto) di cittadini stranieri all’interno del suo territorio, rispetto alle altre 9 città metropolitane. Per quanto riguarda la percentuale la Capitale segue Milano, 13,9 per cento di stranieri sulla popolazione totale, e Firenze, 12,7. Interessante anche il dato che riguarda la natalità: su 100 bambini nati a Roma nel 2015, quasi 20 sono stranieri (17,5 per cento).

Tra le diverse comunità etniche, quella romena è la più numerosa. Rappresenta circa il 33 per cento di tutti gli stranieri che vivono nell'Area metropolitana di Roma e conta quasi 90mila persone registrate all'anagrafe. Segue la comunità filippina, 40 mila e 8 per cento sul totale, Bangladesh, quasi 30 mila, cinese, 17mila. Seguono poi Ucraina, Perù, Polonia, Egitto, India e Sri Lanka. La struttura per età dei cittadini stranieri, si legge sul rapporto, mostra una popolazione piuttosto giovane. L’età media è di soli 36 anni e gli uomini sono mediamente più giovani delle donne. Negli ultimi anni si registra un aumento dei minorenni, la cui quota passa dal 15,2 per cento del 2012 al 16,8% del 2015, e una contemporanea riduzione della popolazione con un’età superiore ai 45 anni (circa -4 punti percentuali rispetto al 2012).