Ricattava amica di chat con foto hard: “Dammi 200 euro altrimenti le pubblico”
Si conoscono su Facebook, si parlano, fanno lunghe chiacchierate anche su Whatsapp, poi lui le chiede alcune immagini "hard". A quel punto l'uomo, un 48enne siciliano con numerosi precedenti, la ricatta: "Se non mi dai 200 euro io pubblico le tue foto nuda sui social network". La donna, una professionista romana, si spaventa e racconta tutto agli investigatori della polizia postale che seguono le tracce "informatiche" lasciate dall'uomo e individuano la sua posizione. Nel cellulare del 48enne trovano tutte le conversazioni e le foto scattate e inviate. Durante la perquisizione viene trovata anche la carta Postepay che l’uomo aveva indicato alla donna sulla quale versare la somma richiesta. Si chiama "Sextortion", letteralmente estorsione sessuale, una pratica criminale che sta velocemente crescendo. Vittime, spiega la questura di Roma, sono prevalentemente uomini ma negli ultimi tempi anche donne: persone sole o sposate, ma anche ragazzi e ragazze minorenni, di tutte le fasce sociali.
"Il primo contatto – raccontano gli investigatori – ha luogo su un Social network qualsiasi. L’immagine utilizzata è quella di una persona “avvenente” e così, dopo essersi scambiata “l’amicizia” e qualche battuta in “chat”, ci si sposta su Skype per una “video chiamata”. Nel frattempo la conversazione si fa intima, il ricattatore sale di livello, inviando un suo video hard, così da far capire le intenzioni e le linee del rapporto. Quindi chiede di mantenere la stessa condotta alla vittima, la quale si spoglia, inconsapevole di essere ripresa in un video. A questo punto scatta l’estorsione".