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Ponza, il sub che colpì una donna incinta con la fiocina accusato di tentato omicidio

Il sub che il giorno di Pasqua colpì con una fiocina una ragazza incinta all’isola di Ponza dovrà rispondere di tentato omicidio e lesioni. Secondo la denuncia presentata dalla ragazza, infatti, l’uomo avrebbe mirato volontariamente alla barca.
A cura di Francesco Loiacono
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Non sarebbe stato un incidente, ma un tentato omicidio. Parliamo di quanto accaduto a Pasqua all'isola di Ponza, quando una ragazza di 28 anni, incinta, venne colpita al fianco con una fiocina da un sub mentre si trovava in barca con alcuni amici. La vicenda sta assumendo un contorno diverso rispetto a quanto emerso in un primo momento. A infilzare con una fiocina Roberta Maletta – questo il nome della ragazza – non era stato un amico della giovane, residente a Ceccano, ma un subacqueo che si trovava vicino alla barca sulla quale Roberta e gli amici stavano trascorrendo il giorno di festa. E, elemento più importante, secondo la denuncia presentata da Roberta ai carabinieri il subacqueo, un 47enne, avrebbe sparato con la chiara intenzione di colpire l'imbarcazione. Una sorta di gesto di vendetta perché, stando a quanto affermato dalla ragazza, il sub avrebbe accusato i proprietari del natante di essergli finiti addosso durante la sua immersione.

Secondo il racconto della donna il sub avrebbe mirato alla barca

Adesso, come riporta il quotidiano Il Messaggero, il 47enne, già identificato dai carabinieri, dovrà quindi difendersi dalle accuse di tentato omicidio e lesioni. Fortunatamente la fiocina si è conficcata nel fianco di Roberta e non ha provocato gravi conseguenze né alla ragazza né al feto che porta in grembo, anche perché il colpo sarebbe stato attutito dagli indumenti pesanti indossati. Resta però la paura provata in quegli istanti, quando Roberta fu trasportata d'urgenza all'ospedale San Camillo a Roma. La ragazza ha messo nero su bianco le sue accuse, assistita dal legale Andrea Dini. Dal racconto si evince il chiaro tentativo del sub di mirare alla barca: il sub sarebbe anche salito sul natante inveendo contro gli occupanti che, a suo dire, lo stavano ammazzando passandogli sopra con la barca. A fare chiarezza sul caso sarà adesso la procura di Cassino, che si occuperà dell'inchiesta.

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