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Ostia, è morto Enrico Spada, detto Pelè: il questore vieta i funerali

È morto in carcere Enrico Spada, membro della famiglia. Cinquantotto anni e sieropositivo, era ritenuto dagli inquirenti al centro di diverse attività criminali a Ostia Nuova, soprattutto relative al racket delle case popolari e allo spaccio.
A cura di Va.Re.
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È deceduto a 58 anni Enrico Spada, detto "Pelè", uno dei più noti membri della famiglia di rom italiani di Ostia. Pelé era sieropositivo e più di una volta, da quanto risulta dalle carte processuali, non avrebbe esitato ha minacciare di infettare chi si rifiutava di obbedire agli ordini che impartiva, usando la sua malattia come un'arma.

Pelé si trovava in carcere assieme ad altri 9 membri di quello che gli investigatori considerano un vero e proprio clan mafioso, egemone nel territorio di Ostia Nuova, come spiegato nell'ordinanza dell'operazione Sub Urbe. E Enrico Spada era uno dei re di piazza Gasparri, accusato di essere impegnato nello spaccio di droga, ma anche nella gestione delle case popolari, occupate e "assegnate" dagli Spada a loro piacimento. Dopo il decano della famiglia "Romoletto", Pelé era considerato il numero due ed era particolarmente noto per la sua violenza.

Morto il boss Spada, il questore vieta i funerali

Il questore di Roma, Niccolò D'Angelo, ha vietato lo svolgimento della cerimonia funebre per Enrico Spada in luoghi pubblici, fuori dai luoghi destinati al culto. D'Angelo ha prescritto ai familiari di fare i funerali in forma strettamente privata e solo all'interno dei locali della chiesa. Questo, nelle intenzioni del questore, per evitare un altro caso simile a quello delle esequie, contestatissime, di Vittorio Casamonica.

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