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Natale 2014, ritorna il presepe storico a piazza di Spagna

L’assessore alla cultura del Comune di Roma, Giovanna Marinelli, ha inaugurato i due presepi dell’800 a piazza Navona e sulla scalinata di Trinità dei Monti.
A cura di Enrico Tata
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Sembrava che quest'anno non dovesse esserci per mancanza di fondi. E invece, alla fine, come da tradizione, in occasione delle festività natalizie l’Amministrazione comunale ha allestito un presepe artistico sulla Scalinata di Trinità dei Monti a piazza di Spagna e, novità, a piazza Navona. Le due installazioni, organizzate dall'assessorato alla Creatività e promozione Artistica di Roma Capitale e Sovrintendenza capitolina. sono state inaugurate dall'assessore alla Cultura Giovanna Marinelli e saranno aperte ai visitatori fino al 7 gennaio. Il presepe di piazza di Spagna (nelle foto, tratte dal profilo Twitter di Marinelli) è detto “pinelliano”, per la scenografia e le figure ispirate alle rappresentazioni popolari tipicamente ottocentesche di Bartolomeo Pinelli. Il presepe attuale è una ricostruzione recente (1986-1988) fedele, nella scenografia in legno e vetroresina e nelle statuine di cartapesta, all’originale ottocentesco realizzato dallo scenografo Vincenzo Confidati su bozzetto di Angelo Urbani del Fabretto. I personaggi in cartapesta, alti circa 70 cm, sono stati realizzati, secondo le caratteristiche delle raffigurazioni popolari romanesche del Pinelli (da cui per l'appunto l’appellativo di “Presepe pinelliano”), dalle botteghe “I Messapi” e “De Tommasi” di Lecce.

Questo Natale per l'ambientazione di piazza Navona è stata scelta la rappresentazione tradizionale ispirata ai pittori paesaggisti romantici del 1800: la Natività è proposta  all'interno dei manufatti in pietra e nell'intero presepe dominano ampie vallate a cui si accostano edifici di fantasia. Le statue, realizzate in gesso policromo, sono opera della fabbrica lucchese Arte Barsanti. Le atmosfere della pittura ottocentesca sono riflesse anche nel contrasto tra la classicità della Natività e la sontuosità delle vesti dei Magi, così come dagli abiti decisamente popolari, in stile XIX secolo, delle altre figure.

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