Trovato morto nel 2013 legato e seminudo: fermato in Germania presunto assassino
Era il 26 luglio del 2013 quando Michelangelo Salpietro, 59 anni originario di Potenza ma da tempo residente a Roma, venne trovato morto nella sua abitazione in via Portuense. La vittima fu ritrovata dal fratello seminuda e con le mani legate dietro la schiena. Ucciso con un colpo alla testa sferrato con un oggetto contundente, gli inquirenti sospettarono di un gioco erotico finito male, ma neanche la pista della rapina fu esclusa.
A più di due anni di distanza, il presunto assassino è stato arrestato alcuni giorni fa in Germania, ma la notizia resa pubblica solo questa mattina. L'operazione e le indagini sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Roma, sezione omicidi, con la collaborazione dei colleghi tedeschi.
A finire in manette un cittadino di nazionalità romena di 26 anni, già identificato all'epoca dei fatti come un assiduo frequentatore della casa dell'uomo. Nei confronti del giovane si sono rafforzati gli indizi di colpevolezza, grazie alla raccolta di testimonianze, l'analisi dei tabulati telefonici e intercettazioni telefoniche. Da quanto ricostruito l'uomo legò Salpietro per derubarlo, quando l'uomo provò a liberarsi lo colpì violentemente con un oggetto contundente lasciandolo morire.
Dopo l'omicidio il 26enne si allontanò subito dall'Italia, facendo ritorno in Romania, per trasferirsi poi ad Amburgo assieme alla compagna. In Germania l'uomo lavorava in un albergo.