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Morto carbonizzato vicino Roma, fermata una donna

Una donna è stata fermata come sospettata delll’omicidio dell’idraulico di 59 anni trovato morto carbonizzato in un furgone a Marina di San Nicola, Ladispoli.
A cura di En.Ta.
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Una donna è stata fermata come sospettata delll'omicidio dell'idraulico di 59 anni trovato morto carbonizzato in un furgone a Marina di San Nicola, Ladispoli, litorale nord di Roma. I carabinieri della compagnia di Civitavecchia e di Ostia sono risaluti alla sua identità grazie alle immagini riprese dalle numerose videocamere di sicurezza presenti nell'area. Nei filmati si vede arrivare una macchina, con a bordo un uomo e una donna, intorno alle 17.30 di mercoledì. Un quarto d'ora dopo, intorno alle 17 e 45, si vede la donna uscire da sola, coperta con il cappuccio di un piumino e quindi irriconoscibile, e dirigersi verso la via Aurelia. Le telecamere poi hanno ripreso una violenta fiammata all'interno dell'abitacolo della vettura.

Dalle analisi dei video, i carabinieri sono riusciti la donna e probabile responsabile della morte dell'uomo: si tratta di M.T, una casalinga di 65 anni, straniera e residente da anni a Ladispoli. La sospettata è stata accompagnata nella tarda serata di giovedì alla Caserma di via Livorno a Ladispoli. Dopo qualche titubanza avrebbe raccontato la sua versione. La donna avrebbe colpito l'uomo alla gola con un coltello da cucina e poi avrebbe cercato di bruciare il suo corpo. L'arma del delitto è stata nascosta nell'abitacolo del mezzo tra gli attrezzi di lavoro. La donna, che ora si trova alla casa circondariale di Civitavecchia, dovrà rispondere di omicidio volontario e tentata distruzione di cadavere.

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