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Marconi, discarica di rifiuti e furto di energia elettrica: sequestrato impianto abusivo

Due uomini sono stati arrestati per gestione illecita di rifiuti pericolosi e furto di energia elettrica. Si tratta del titolare dell’impianto e del cognato proprietario di un contatore abusivo. Sul posto i carabinieri forestali e la Polizia di Roma Capitale. La Società Acea-Reti è intervenuta in supporto delle verifiche e sta valutando la portata del danno subito per il furto di energia elettrica.
A cura di Alessia Rabbai
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Due persone sono finite in manette per gestione illecita di rifiuti e furto di energia elettrica. È successo pochi giorni fa, nella zona Marconi di Roma. I carabinieri del Gruppo forestale e la Polizia di Roma Capitale, U.O. Pianificazione Servizi Operativi, hanno scoperto e sequestrato un impianto, risultato completamente abusivo, dove venivano gestiti i rifiuti pericolosi. Si tratta del titolare dell'impianto e di suo cognato, vicino di casa, proprietario di un  contatore di energia elettrica abusivo, che è stato ritrovato. Infatti, durante l’attività di notifica del decreto di sequestro emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, sono state trovate irregolarità nell’alimentazione elettrica dell’impianto. La società Acea-Reti, che è intervenuta in supporto delle verifiche, ha constatato che non solo il contatore era manomesso ma anche la presenza di un secondo contatore, con lo scopo alterare i consumi. L’autorità giudiziaria ha già convalidato gli arresti mentre Acea-Reti sta valutando la portata del danno subito attraverso il calcolo del consumo di energia non registrato.

L'operazione dei carabinieri in zona Marconi

I carabinieri hanno scoperto la pratica abusiva dei due uomini durante mirate attività di indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma e con riferimento all’azione di contrasto dei reati ambientali in materia di gestione illecita di rifiuti. I militari, giunti sul posto, hanno trovato l’impianto in questione completamente nascosto dalla vegetazione e invisibile agli occhi dei passanti. I tecnici di Acea-Reti, intervenuti sul posto, hanno confermato che il contatore era stato manomesso, permettendo di nascondere la cifra dei consumi e di rubare con questo espediente energia elettrica. Inoltre, durante il sopralluogo di controllo, hanno scoperto la presenza di un secondo contatore, che serviva una casa privata, anche questo manomesso per falsare la registrazione dei consumi. I due uomini, trovati in flagranza di reato e a seguito delle violazioni commesse sono stati arrestati.

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