La storia di Daniele: “La mia bolletta da 65mila euro”. Acea conferma: “Conti giusti”
Una bolletta da capogiro: 65mila euro per la fornitura elettrica di dieci anni. Un incubo per Daniele, destinatario della lettera di Acea. Secondo l'azienda la cifra è il conguaglio dovuto per dieci anni di mancate letture del contatore elettrico. In pratica il cittadino avrebbe sempre ricevuto bollette calcolate in base al consumo stimato e mai reale. "Questo è un conguaglio, io pagavo regolarmente la bolletta che mi mandavano, che era tra i 150 e i 200 euro a bimestre. Loro dall'aprile del 2006 a maggio del 2016 non hanno mai effettuato una lettura", ha raccontato Daniele ai microfoni di Ecg, la trasmissione in onda su Radio Cusano Campus.
Acea gli ha proposto di rateizzare l'importo dovuto in sessanta rate da 1092 euro al mese. "E' lo stipendio di una persona. Io mi sono rivolto ad un avvocato, è impossibile che non facciano letture per dieci anni. Il consumo che mi imputano è tutto da verificare e poi anche fosse stato effettuato davvero, non possono stare dieci anni senza fare una lettura, consentendomi di indebitarmi verso di loro per dieci anni senza darmene notizia". Daniele soffre di pressione alta e quando ha ricevuto la notizia è stato male per tre giorni: "E' come se io avessi aperto senza saperlo un mutuo per acquistare un appartamento. Mi sono sentito male, ho chiesto aiuto alla mia compagna, mi sono mancate le forze, mi sono sentito crollare le gambe. Mi sono trovato all'improvviso nel panico".
"Se mi avessero avvertito – continua Daniele – io avrei potuto provvedere, invece mi hanno consentito di abusare di un consumo, ammesso che io ne abbia tecnicamente fatto uso, per dieci anni. Il mio avvocato ha intimato ad Acea la rettifica della tariffazione. Tutta la tariffazione di questo conguaglio è risibile. Hanno attribuito un consumo medio nonostante le tariffe siano variabili. Loro non hanno uno storico, non hanno mai contabilizzato. Sto vivendo un incubo, io sono una persona normale, vivo di stipendio, ho una casa in affitto, questo debito per me è insostenibile".
L'Acea conferma: "Conti giusti"
L'Acea ha confermato "l’esattezza dei calcoli inerenti i consumi effettivi del sig.Cametti e, di conseguenza, ribadisce la congruità dell’importo richiesto al cliente". L'azienda spiega in una nota che la fattura "deriva da un’ordinaria operazione di conguaglio a seguito della ricezioni da parte dei distributori dei consumi effettivi riguardanti un periodo di 10 anni, su una utenza elettrica di 6 KW e senza alcuna correlazione con il cambio di gestore operato dal cliente. L’esattezza dell’importo è stato inoltre frutto di un confronto di dati fra il venditore (Acea Energia) e il distributore, in modo da garantire al cliente l’incontrovertibile esattezza dei calcoli".