“Io aggredita perché transessuale”, la storia di Aurora
“Volevo farmi una passeggiata perché era una bella serata. Stavo camminando e a un certo punto arrivano cinque ragazzini tra i 14 e i 15 anni e cominciano a insultarmi dicendomi: “Trans di m…”, “A quanto me la fai una p…”. Uno mi ha sputato addosso. Io gli ho risposto male, mi sono arrabbiata ma loro hanno irato fuori un coltello. Sono scappata, ho cominciato a correre . Appena ho trovato un cancello spalancato sono riuscita a passare e a sbatterglielo in faccia. Loro hanno continuato a insultarmi, tentando di trovare un altro ingresso, ma a quel punto ho raggiunto casa attraversando il cortile e mi sono salvata”. È il racconto di Aurora Marchini, trans di 22 anni, in un video pubblicato su YouTube. L’episodio, accaduto la sera del 26 maggio ad Aprilia in provincia di Latina, è stato già denunciato ai carabinieri
Per lei c’è già un hashtag: #iostoconaurora. “Quanto capitato ad Aurora – sottolinea Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay center – è un fatto molto grave, che purtroppo si ripete in forme simili tutti i giorni in tutta Italia. In questo Paese lesbiche, gay e trans sono ancora persone di serie B: basti pensare che in Parlamento sono al palo la legge contro l’omofobia e quella sulle unioni civili. Anche noi aderiamo alla campagna #iostoconaurora, mobilitarsi sui social network non è sufficiente. Ci vorrebbe subito un tavolo di confronto tra le associazioni Lgbt, il ministero dell’Interno e le prefetture. Le aggressioni sono un problema di ordine pubblico, non le unioni gay”. “Se esco da sola rischio di essere ammazzata, non ho più la libertà di uscire da sola. Basta con questa transfobia, io non ce la faccio più, sto malissimo. Spero che Aprilia cambi, che diventi un po’ più normale di testa, ma io appena possibile me ne vado da questa città”, conclude Aurora.