Incendio a Fiumicino, le fiamme partite da un condizionatore
Dopo quattro giorni dall’incendio che ha colpito il terminal 3 dello scalo romano di Fiumicino, l’aeroporto sta tornando lentamente alla normalità. Le file ai check in e ai banchi informazioni sono sempre di meno e sempre più aerei partono senza ritardi e rispettando i piani di volo. Al terminal 3, comunque, l’odore di fumo si sente ancora e molti settori rimangono ancora chiusi. Oggi e domani, come ha stabilito l’Enac, i voli in partenza saranno solo il 60 per cento del totale per ogni compagnia. “Dovevo partire per Firenze, ma il volo è stato cancellato: ora sono in fila per cercare un'alternativa su Pisa, spero di riuscirci”, dice James, uno studente americano originario del Michigan. “Dobbiamo partire per il Brasile, ma ci hanno detto che sarà difficile oggi e che forse tutto sarà rimandato a domani”, racconta un gruppo di turisti brasiliani.
Sembrano essere approdate intanto ad una soluzione le indagini sulle cause che hanno dato luogo all’incendio e sui motivi della sua propagazione in buona parte del terminal 3. Se in un primo momento si era parlato di un frigo in corto circuito o di un danno ad un quadro elettrico, ora grazie alle immagini catturate da una telecamera di sicurezza, si è stabilito come le fiamme sono partite da un condizionatore portatile posizionato di fronte ad un quadro elettrico per non farlo surriscaldare.