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Improta, arriva la conferma dalla procura: “Non sono indagato”

Il Tempo, qualche giorno fa, aveva rivelato che l’assessore potesse essere iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta di Firenze sulle grandi opere.
A cura di Enrico Tata
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“Confermo di non essere iscritto nel registro degli indagati”. Guido Improta, assessore ai trasporti di Roma Capitale, è categorico. Il Tempo, qualche giorno fa, aveva rivelato che l'assessore potesse essere iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta di Firenze sulle grandi opere. Poi qualcuno aveva ipotizzato che potesse invece essere indagato per abuso di ufficio per un contratto firmato nel settembre 2013 con il consorzio di imprese Metro C per il versamento di 230 milioni di euro. Oggi Improta smentisce tutto: “Non sono indagato. Ciò risultato con chiarezza dalla certificazione rilasciata in mattinata dalla Procura della Repubblica di Roma, nonché dal colloquio avuto dal mio legale, avvocato Giampiero Biancolella, con il sostituto procuratore dott. Erminio Amelio".

"Il mio legale si era recato questa mattina in Procura per dichiarare la mia disponibilità ad essere ascoltato oggi stesso, o nella giornata di domani, per rendere tutte le informazioni che gli inquirenti avrebbero ritenuto utili. Non ravvisando la stessa Procura della Repubblica tale necessità, ho ribadito la mia disponibilità a fornire anche in futuro, ove necessario, documenti o chiarimenti in merito all'attività di indirizzo politico da me svolta. Ho ripercorso in questi giorni di processo mediatico con i miei legali tutti gli atti relativi alla linea C della metropolitana di Roma adottati fin dal mio insediamento e posso confermare che non sono state poste in essere condotte censurabili”. Così Improta in una lunga nota stampa.

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