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Il presidente grillino del VII Municipio conferma le dimissioni: “Da Raggi nessuna chiamata”

Paolo Pace ha confermato le sue dimissioni da presidente del Municipio VIII di Roma. “Non è successo nulla di quello che auspicavo. Ho ricevuto molti attestati di stima, ma dai cittadini e perfino dagli esponenti degli altri partiti, e non da una parte della mia maggioranza che continua invece ad esercitare contro di me una feroce opposizione preconcetta, che provoca danni e ritardi al territorio”, ha detto in un’intervista televisiva.
A cura di Enrico Tata
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"In questi giorni nessuno dei vertici del Movimento si è mai degnato di cercarmi, né la Sindaca Raggi, né qualche deputato a cui mi ero rivolto, sperando che potessero intervenire per evitare questo epilogo grave". E' amareggiato Paolo Pace, che oggi, in un'intervista rilasciata a Elive RomaTv, ha confermato le sue dimissioni da presidente del Municipio VIII di Roma.  "Non è successo nulla di quello che auspicavo. Ho ricevuto molti attestati di stima, ma dai cittadini e perfino dagli esponenti degli altri partiti, e non da una parte della mia maggioranza che continua invece ad esercitare contro di me una feroce opposizione preconcetta, che provoca danni e ritardi al territorio", ha detto il presidente grillino. Né la sindaca Virginia Raggi né altri esponenti nazionali, a suo dire, sono intervenuti nella vicenda. "Ma evidentemente – spiega pace alla trasmissione "Che Roma è?" condotta da Andrea Bozzi – sono presi da altri temi o pensano che sia meglio lasciare che alcuni consiglieri della mia maggioranza mi facciano cadere".

"Questi consiglieri della mia maggioranza – ha proseguito Pace – sono arrivati perfino a bocciare una delibera che chiedeva il completamento del Parco di Tor Marancia, dopo aver bloccato qualsiasi altro progetto di sviluppo e di miglioramento del territorio. Sono ortodossi che preferiscono l'arrivo di un Commissario. Non so chi ci sia dietro di loro. Me lo chiedo, ma non trovo risposte. Il rammarico è tanto, perché abbiamo fatto una grande campagna elettorale ed avevamo in programma tante buone cose da fare per il nostro Municipio. Mi dispiace per i cittadini che ci hanno votato con fiducia, ma al momento non ho alcuna intenzione di cambiare idea".

I rapporti tra il minisindaco e i suoi consiglieri di maggioranza si erano deteriorati in seguito alla discussione sul futuro degli ex Mercati Generali di Ostiense, quando i consiglieri del Movimento 5 Stelle arrivarono a chiedere il ritiro del simbolo a Pace e presentarono una mozione di sfiducia.

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