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Gioielliere ucciso a Roma, il killer tradito da una telefonata a un amico

Quando è stato fermato dai carabinieri, in valigia aveva anche il cellulare della vittima All’interno del borsone con cui viaggiava, i militari hanno trovato due pistole, decine di anelli, bracciali e altri preziosi con le etichette della gioielleria di Giancarlo Nocchia.
A cura di Enrico Tata
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Una mossa falsa per il presunto killer di Giancarlo Nocchia, il gioielliere rapinato e ucciso nel suo negozio a Roma, quartiere Prati. Tradito da una telefonata a un suo amico di Latina. Stando a quanto si apprende, i sospetti degli investigatori si sono concentrati fin da subito su di lui, ma l'uomo ha lasciato Roma la sera del delitto facendo perdere ogni sua traccia, anche alla compagna e ai familiari. Nella telefonata con l’amico però ha rivelato di voler tornare a Roma e poi ripartire. Per i carabinieri è stato facile controllare tutti i treni in partenza per la Capitale e così lo hanno trovato su un vagone insieme all’amico, rilasciato poi in serata perché, al momento, considerato estraneo ai fatti. I militari stanno anche cercando di capire se l’uomo sia responsabile di altre rapine a Prati, un quartiere che frequentava molto perché lì lavorava la sua compagna.

Quando è stato fermato dai carabinieri, in valigia aveva anche il cellulare della vittima All'interno del borsone con cui viaggiava, i militari hanno trovato due pistole, decine di anelli, bracciali e altri preziosi con le etichette della gioielleria di Giancarlo Nocchia. Il valore del bottino dovrebbe superare i 200mila euro. "Siamo arrivati ad individuare l'autore della rapina grazie ai rilievi tecnici sulla scena del crimine fatti dal nucleo investigativo e dal Ris di Roma che ci ha fornito in un brevissimo tempo un'identità perché il soggetto aveva lasciato tracce sulla scena del crimine". Questa le parole del comandante del Reparto Operativo il Colonnello Lorenzo Sabatino. "Era un impegno morale che avevamo preso con i familiari della vittima e con i romani", ha detto invece il Generale Angelo Agovino, Comandante Regionale dei Carabinieri del Lazio.

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