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Formia, segregano connazionale in una ‘casa chiusa’: denunciati due cittadini cinesi

Alla periferia di Formia, comune in provincia di Latina, la polizia ha liberato una giovane cittadina cinese segregata in casa da due connazionali e costretta a prostituirsi. Gli agenti sono arrivati all’appartamento seguendo le segnalazioni dei vicini e le inserzioni sui giornali dove si pubblicizzavano gli appuntamenti.
A cura di Va.Re.
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Gli agenti di polizia di Formia e Gaeta, in provincia di Latina, hanno liberato una giovane donna cinese, segregata in una ‘casa chiusa' da due connazionali. Gli investigatori sono arrivati all'appartamento alla periferia di Formia dopo aver verificato alcune segnalazioni dei residenti nella zona, che erano insospettiti dal via vai di uomini sempre diversi, e dopo aver seguito le tracce lasciate sui giornali e siti internet dove vengono pubblicati annunci per incontri.

Così, dopo aver acquisito sufficienti elementi indiziari, gli agenti hanno effettuato un controllo nell'appartamento dove hanno trovato la giovane ragazza, costretta alla prostituzione. La donna era costretta a vivere in una stanzetta, spoglia e con un materasso gettato in terra come giaciglio. I clienti erano invece ricevuti in una stanza adiacente, dove sono stati sequestrati 200 euro frutto dell'attività di prostituzione, un telefono cellulare con cui era contattata dai clienti e alcune confezioni di preservativi.

Grazie alla testimonianza della ragazza gli agenti sono riusciti a risalire ai due uomini che la sfruttavano, si tratta di due connazionali, entrambi residenti a Roma, di 52 e 34 anni che sono stati denunciati per sfruttamento della prostituzione.

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