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In sei al ristorante, il conto è da record: 459 euro

Il conto presentato a sei diplomatici di Capoverde in un ristorante del centro di Roma è stato di 540 euro, 90 euro a testa. Dopo una contrattazione con il ristoratore sono riusciti a farselo abbassare fino a 459 euro, ma hanno presentato comunque una denuncia al Codacons.
A cura di Enrico Tata
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Un conto salatissimo in un ristorante in pieno centro a Roma. Probabilmente quando hanno visto arrivare il cameriere con lo scontrino i sei delegati dell’ambasciata di Capo Verde si aspettavano una cifra alta. Dopo tutto il ristorante “Al Presidente” si trova in via dell’Arcione, due passi da via del Corso e piazza Barberini, molto frequentato da politici e diplomatici. Non si aspettavano però dover pagare 540 euro, cioè 90 euro a testa. Un piatto di pesce aveva superato i 140 euro, 4 antipasti a 80 euro, 2 fiorentine a 140 euro e una tassa del 10 per cento per un totale di 42 euro. I sei hanno perciò deciso di presentare una denuncia al Codacons. "Il dipendente del ristorante – spiega nella denuncia al Codacons l'ambasciatore della Repubblica di Capo Verde in Italia Manuel Amante de Rosa – avendo notato che non parlavamo bene la lingua italiana ci ha consigliato dei piatti per una tariffa ragionevole, come si poteva vedere dal menu. Abbiamo ordinato ma ci ha portato molto di più di quello che avevamo chiesto. alla fine il conto, per 6 persone, è stato di 540 euro. I sei delegati, è scritto sempre nella denuncia al Codacons, dopo aver visto quello scontrino così salato hanno protestato con il direttore del ristorante che ha "riportato lo scontrino al valore di 459 euro, ma mantenendo sempre il 10 per cento della tassa per il servizio. La qualità dei piatti non era buona, nemmeno il servizio prestato".

Il Codacons ha verificato sui siti di recensioni di ristoranti "un lungo elenco di brutte sorprese da parte dei clienti al momento dell'arrivo del conto. Le lamentele riguardano ricarichi per la voce ‘servizio' e prezzi eccessivi rispetto alla quantità di cibo servito a tavola. Come Codacons abbiamo preparato un esposto alla Guardia di Finanza e ai vigili urbani di Roma, affinché svolgano le dovute indagini sulla base della segnalazione dell'ambasciatore e delle numero denunce dei cittadini trovate sul web". Pronta la replica del direttore del ristorante: "Noi lavoriamo onestamente ed è ovvio che il pesce e la carne abbiano fatto salire i prezzi. I ragazzi che lavorano nel locale sono dei professionisti". Il ristorante era già finito al centro delle polemiche a ottobre del 2014, quando due thailandesi si erano lamentati dopo che il ristorante aveva presentato loro un conto di 1200 euro. Un altro episodio recente è stato quello di un bar di via Veneto, dove una sambuca è arrivata a costare ben 12 euro.

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