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Due nuovi impianti per il trattamento rifiuti a Bracciano: cittadini sul piede di guerra

Al via l’asta per le autorizzazioni di costruzione di impianti per il trattamento dei rifiuti a Bracciano in provincia di Roma. Il comitato Fermiamo Cupinoro: “Torna l’incubo del mega digestore ma siamo pronti a ricominciare la nostra battaglia per la tutela del territorio e della salute dei cittadini”.
A cura di Alessia Rabbai
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"Non permetteremo che Bracciano diventi la discarica di Roma" hanno detto i residenti del comprensorio sabatino in protesta dopo la messa all'asta delle autorizzazioni per la costruzione di due impianti per lo smaltimento dei rifiuti in via Settevene Palo, a Bracciano, nell'area metropolitana di Roma. "Lo scenario che si prefigura per la discarica di Cupinoro è quello di un polo industriale dei rifiuti a servizio della città metropolitana, altro che chiusura!". Il miglior offerente si aggiudicherà i titoli per la realizzazione di un impianto di preselezione R.S.U. con produzione di C.D.R. e F.O.S., dalla capacita di trattamento di 135mila tonnellate annue di rifiuti; e un impianto di digestione anaerobica per il compostaggio della frazione organica della capacità annua pari a 30mila tonnellate. Le autorizzazioni per la costruzione del polo industriale sono inserite nell`ultimo Piano di Gestione dei Rifiuti della Regione Lazio. Il diritto di realizzazione degli impianti appartiene all'azienda Bracciano Ambiente Spa, di cui il Tribunale di Civitavecchia ha disposto le procedure di fallimento e di vendita, tra cui quella del lotto in questione che si terrà il prossimo 21 novembre.

Impianti rifiuti a Bracciano: i cittadini annunciano proteste

"Alla luce di quanto appreso e in programma il 21 novembre prossimo, noi siamo pronti a mobilitarci e a ricominciare la nostra battaglia a difesa del territorio e della salute dei cittadini" ha detto il comitato Fermiamo Cupinoro, un gruppo di persone che da anni combatte per la bonifica della zona dove ancora oggi, passati tre anni dalla chiusura, è presente la discarica di Cupinoro e anche se previsto dalla gestione post mortem, non è iniziata alcuna operazione di messa in sicurezza dell'area. "L'incubo del mega digestore torna a violentare il nostro territorio nonostante il tentativo di contrastare in ogni modo per vie legali il progetto. Il nostro obiettivo è continuare a perseguire il nostro obiettivo di chiusura, bonifica e messa in sicurezza della zona". Intanto i cittadini chiedono risposte al sindaco per capire quali azioni intenda mettere in atto l'amministrazione comunale.

Il sindaco di Bracciano: "Faremo di tutto per impedirlo"

"Faremo di tutto per impedire la costruzione di un mega digestore – ha preso posizione l'amministrazione comunale – Bracciano non smaltirà i rifiuti di Roma". Il progetto di costruzione di un polo industriale già presente e annunciato in passato, ha incontrato l'opposizione del sindaco Armando Tondinelli, che ha ribadito la sua contrarietà: “Metteremo in atto tutto quello che è in nostro potere per impedire che ciò avvenga. Ho già chiesto ai nostri legali di verificare la situazione per trovare il modo di fermare il progetto”.

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