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Dopo neanche un giorno di servizio, i filobus fanno flop: cinque guasti solo in mattinata

Si tratta di vecchie vetture riportate in servizio per volontà dell’amministrazione e costrette, in parte, a circolare come normali autobus a gasolio perché la linea elettrica copre solo una parte della città. Solo nella mattinata di oggi si sono verificati cinque guasti in altrettante vetture e sulle quindici in totale.
A cura di Enrico Tata
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Da oggi, come annunciato dalla sindaca Raggi, entrano in funzione a Roma i nuovi filobus. In realtà si tratta di vecchie vetture riportate in servizio per volontà dell'amministrazione e costrette, in parte, a circolare come normali autobus a gasolio perché la linea elettrica copre solo una parte della città. Solo nella mattinata di oggi si sono verificati cinque guasti in altrettante vetture e sulle quindici in totale. "Restituiremo i filobus abbandonati da due anni nella rimessa di Tor Pagnotta", aveva promesso la prima cittadina.

Il Pd attacca: "Danno e spreco"

Uno degli autobus in panne è stato fotografato dall'esponente del Partito democratico Ilaria Piccolo e lo scatto è stato pubblicato sul gruppo Facebook del Pd capitolino. "Ancora un filobus fermo per un guasto dalle 5 del mattino su via Cristoforo Colombo. Queste vetture sono state progettate per viaggiare col il motore elettrico, il diesel è previsto solo per piccoli spostamenti nelle rimesse, per evitare ostacoli improvvisi, in caso di caduta nella tensione di rete. Costringere queste vetture ad usare i motori a gasolio per raggiungere la filovia al capolinea di largo Labia a circa 25 km di distanza dalla rimessa di Tor Pagnotta significa stressare una meccanica non predisposta per muovere mezzi di 18 metri per distanze significative. Moltiplicare queste distanze per un anno comporta chilometraggi non contemperati nell'esercizio di queste vetture. I 15 filobus tutti i giorni dovranno raggiungere per prendere servizio i capolinea di largo Labia e di piazza dei Cinquecento e a fine esercizio tornare nella rimessa di Tor Pagnotta. Oltre ai danni meccanici si tratta di un evidente spreco da oltre 200 mila chilometri l'anno fuori corsa che peserà sulle casse dell'Atac. L'ultima invenzione di Virginia Raggi e degli esperti a cinque stelle del trasporto pubblico romano oltre a sfasciare i nuovi mezzi impongono sprechi d'esercizio consistenti", denuncia il Partito democratico.

Stefano (M5S): "Guasti fisiologici"

"In relazione a notizie di stampa che rilanciano dichiarazioni secondo le quali i motori diesel dei filobus messi in servizio da ieri mattina non sarebbero adatti a essere utilizzati su strada per percorsi lunghi, Atac sottolinea che questi motori sono progettati per consentire la marcia autonoma del mezzo anche in assenza della rete filoviaria e che i percorsi di esercizio sono stati valutati anche in relazione all'autonomia disponibile dei motori termici diesel", ha risposto Atac in una nota e il presidente della commissione capitolina Trasporti, Enrico Stefano, Movimento 5 Stelle ha parlato di "guasti fisiologici". "Cosa volevano, lasciarli ancora inattivi – e ricordiamo che ogni filobus è costato 500mila euro – nel deposito di Tor Pagnotta? la realtà è che dopo gli sprechi del passato, in una vicenda finita anche all'attenzione della magistratura, noi abbiamo impresso una svolta. E aumentato l'offerta di trasporto pubblico a favore dei cittadini, dando un segnale importante", attacca l'esponente grillino.

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