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Contrordine sui nasoni, l’assessora Montanari ci ripensa: “Stop a chiusura”

L’assessora Pinuccia Montanari ha fatto marcia indietro sulla chiusura delle storiche fontanelle romane. Ai comitati per l’acqua pubblica e all’associazione 21 Luglio, presenti in Campidoglio per un flash mob di protesta, ha annunciato lo stop della misura decisa da Acea per risolvere, o almeno tamponare, la crisi idrica in atto a Roma e provincia. Ieri la sindaca Raggi e l’assessora hanno ospitato in Campidoglio l’attivista e ambientalista indiana Vandana Shiva. All’esterno il coordinamento romano per l’acqua pubblica ha organizzato un flash mob proprio contro la chiusura dei nasoni.
A cura di Enrico Tata
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Un inaspettato dietrofront sulla chiusura dei nasoni. Forse a convincere la sindaca Raggi potrebbe aver contribuito l'incontro di ieri in Campidoglio con Vandana Shiva, attivista e ambientalista indiana che sulle ‘guerre dell'acqua' ha scritto un libro e ha ricevuto premi internazionali, oppure, sostiene qualche maligno, a frenare l'amministrazione a 5 Stelle potrebbe essere stato qualche problema di natura tecnica. Ma tant'è che ieri l'assessora Pinuccia Montanari ha fatto marcia indietro sulla chiusura delle storiche fontanelle romane. Ai comitati per l'acqua pubblica e all'associazione 21 Luglio, presenti in Campidoglio per un flash mob di protesta, ha annunciato lo stop della misura decisa da Acea per risolvere, o almeno tamponare, la crisi idrica in atto a Roma e provincia. La dichiarazione dell'assessora all'Ambiente del Comune di Roma viene confermata dall'associazione 21 Luglio, che si occupa di diritti umani e del benessere dei bambini.

Nel commento pubblicato su Facebook da Montanari, in merito all'incontro con l'ambientalista indiana in Campidoglio, non c'è alcun riferimento alla questione dei nasoni: "Siamo orgogliosi di aver ospitato oggi in Campidoglio Vandana Shiva, l’ambientalista indiana di fama internazionale che si batte da anni contro gli Ogm e per la tutela della biodiversità e della salute.  L'incontro con Vandana Shiva ci ha permesso di cogliere suggerimenti utili e buone prassi sull’agricoltura biologica nell'agro urbano, in particolare per la riconversione delle aziende agricole di Roma Capitale, Castel di Guido e Tenuta del Cavaliere".

Nei giorni scorsi Acea ha proposto la chiusura di 30 nasoni al giorno fino al termine dell'emergenza. Su circa 2.800 fontanelle solo 85 sarebbero dovute rimanere aperte tutta l'estate. La chiusura, spiegava il presidente di Acea Paolo Saccani, "non coinvolge tutte le fontanelle pubbliche utilizzate dall'Asl e dalla scrivente società per i campionamenti necessari al controllo della potabilità dell'acqua erogata, nonché altre fontanelle in numero compatibile con l'obiettivo di una drastica riduzione delle portate erogate, che l'Amministrazione comunale vorrà eventualmente segnalarci. Siamo perfettamente consapevoli dei disagi che tale nostra iniziativa può provocare, giustificata come detto dall'eccezionale stato di siccità, e nel confidare nella Sua comprensione e in quella dei cittadini romani, Le assicuriamo al contempo tutto l'impegno della società scrivente finalizzato all'efficientamento della rete".

Raggi conferma: "Ne abbiamo chiusi solo 8-10"

"La chiusura dei nasoni riguarda 8-10 fontanelle che saranno riaperte dopo alcuni interventi anti-dispersione, che Acea sta svolgendo sulla rete. Quando saranno riaperte avranno un rubinetto, pur se siamo consapevoli che in passato i rubinetti sono stati derubati", ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi durante l'audizione in Commissione parlamentare d'inchiesta sulle Periferie. "Siamo riusciti a ridurre la captazione dal lago di Bracciano di 500 litri al secondo, se non sbaglio partivamo da 1600-1700 litri", ha aggiunto la sindaca.

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